“Un fallimento in termini di sicurezza”: cosi’ il Consiglio per la Pace e la Sicurezza, consultato dalla Corte Suprema di Giustizia israeliana, ha definito le ultime proposte formulate dal Ministero della difesa d’Israele in merito alla costruzione di una porzione del muro di separazione tra Palestina e Israele nella Valle di Cremisan. Questo il dato piu’ interessante emerso dall’ultima udienza, lunedi’ 30 novembre, di un processo che si protrae ormai da anni e che coinvolge in modo diretto oltre 50 famiglie cristiane di Beit Jala, poco lontano da Betlemme, che li’ hanno case e terre coltivate; insieme al convento femminile e al monastero maschile della famiglia salesiana, che gestiscono una scuola e diverse attivita’ agricole.