Alcuni dei turisti cinesi dimessi stamani con un cartello di ringraziamento per le attenzioni ricevute - Ansa
La Cina ha reso noto, venerdì 14, che le vittime sono salite a 1.383 e i contagi a 64.437. Il virus ha ucciso anche 6 operatori sanitari e altri 1.716 risultano contagiati. Negli ospedali della provincia dell'Hubei si lavora in condizioni di emergenza, con turni pesantissimi e senza ricambio di tute e mascherine.
Buone notizie dall'Italia e meno buone dall'Asia, sul fronte della lotta al Covid-19 (questo il nome ufficiale della polmonite virale da Sars-CoV-2, nome del nuovo coronavirus). Stamani sono state dimesse le venti persone, di nazionalità cinese, che avevano avuto stretti contatti con la coppia di turisti cinesi ricoverata con prognosi riservata all'Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma. Nessuno di loro presentava sintomi ma, per evitare il rischio del diffondersi di un eventuale contagio, sono stati tenuti in isolamento per 14 giorni. Risultati ripetutamente negativi ai test, hanno lasciato questa mattina lo Spallanzani. L'Ambasciata cinese ha predisposto il loro rientro in Cina: sono partiti poco prima delle 14 con un volo di linea via Francoforte.
E dalla Cina tornerà sabato in Italia Niccolò, il 17enne veneto rimasto bloccato dalla febbre a Wuhan per ben due volte ma risultato negativo ai test sul virus. Le autorità cinesi hanno dato il via libera alla Farnesina e domani partirà da Roma il volo speciale per riportarlo a casa.
In Italia restano dunque tre i casi di Covid-19: oltre ai coniugi cinesi («condizioni invariate», «parametri emodinamici stabili»), c'è l'italiano di 27 anni rientrato da Wuhan («asintomatico e senza febbre, continua la terapia antivirale»). Altre 17 persone sono in attesa di essere sottoposte al test, ricoverate allo Spallanzani. «Il messaggio che viene diramato oggi dallo Spallanzani - ha detto il professor Francesco Vaia, dando lettura del bollettino medico e delle dimissioni dei venti - è che queste persone erano contatti primari della coppia cinese positiva e sono andati via da qui senza essere contagiati: questo messaggio dev'essere chiaro».
Ad accompagnare i cinesi dimessi, all'uscita dall'ospedale, c'era un funzionario dell'Ambasciata, il dottor Zhang, che dopo avere espresso gratitudine e stima per l'assistenza sanitaria e l'umanità del personale dello Spallanzani, ha denunciato il rischio di episodi di intolleranza nei confronti dei cinesi che vivono in Italia. «Nella comunità cinese - ha detto - si sta diffondendo il panico. Non per l'epidemia di coronavirus, ma per la sicurezza. Ci sono state aggressioni verso cinesi in Italia, non turisti, ma comunità cinese. Vorrei invitare gli amici italiani a fare attenzione alla sicurezza dei nostri connazionali che vivono e lavorano in Italia, di evitare pregiudizi, distinzioni, aggressioni. Insulti e minacce non sono tollerabili. È l'appello che voglio lanciare».
Impennata di decessi nell'Hubei. Silurati i vertici del partito a Wuhan
La provincia cinese dell'Hubei, da dov'è partita l'epidemia, ha registrato ieri 254 morti e 15.152 nuovi casi di contagio: si tratta di una brusca impennata sul giorno precedente e tiene conto delle regole di conteggio aggiornate che includono i «clinicamente diagnosticati» (chi presenta i sintomi e non è ancora stato sottoposto al test), che pesano per 13.332 casi nella classificazione rivista. Sale così a 1.367 il numero dei morti e a quasi 60.000 quello dei contagiati, mentre l'intero Paese è bloccato come mai accaduto in precedenza.
Pechino ha rimosso i massimi funzionari del Partito comunista nella provincia dell'Hubei e nella sua capitale, Wuhan. I media ufficiali hanno riferito della rimozione di Jiang Chaoliang da segretario del Partito comunista dell'Hubei, sostituito dal sindaco di Shanghai, Ying Yong, fedelissimo del presidente Xi Jinping, e della destituzione dalla guida del partito, a Wuhan, di Ma Guoqiang che a fine gennaio ammise i ritardi nella scoperta del coronavirus.
Giappone, altri 44 contagiati sulla nave da crociera. Una vittima
Il ministero della Salute giapponese ha confermato che altre 44 persone sulla nave da crociera Diamond Princess, messa in quarantena, sono risultate positive al nuovo coronavirus. Salgono così a 218 le persone infettate. Il ministro Katsunobu Kato ha aggiunto che cinque pazienti, ricoverati negli ospedali, hanno sintomi gravi. Il governo ha deciso di consentire ai passeggeri di età superiore agli 80 anni di scendere dalla nave se risultano negativi al test. Verrà data la priorità ai passeggeri con problemi di salute cronici o che hanno cabine senza finestre.
Sempre in Giappone, si registra la morte di una donna di 80 anni risultata positiva al virus Sars-CoV-2, anche se «la correlazione tra il nuovo coronavirus e la morte della persona è ancora poco chiara». Lo dichiara il ministro della Salute, Katsunobu Kato. Si tratterebbe della terza vittima fuori dalla Cina continentale, la prima in Giappone. Le altre due si erano registrate a Hong Kong e nelle Filippine.
Vietnam, in quarantena una cittadina di 10mila abitanti
In Vietnam, i media ufficiali hanno riferito che il comune di Son Loi di 10.000 residenti a nord-ovest della capitale Hanoi è stato messo in quarantena per evitare la diffusione del virus. Il Vietnam ha confermato 16 casi di infezione.
Mattarella: abbiamo un nemico comune
Il presidente Sergio Mattarella, che nei giorni aveva visitato una scuola con molti alunni di origine cinese, ha ribadito la sua vicinanza alla Cina: "Abbiamo un nemico comune nell'epidemia in corso e come ha scritto il presidente Xi Jinping nel messaggio che mi ha inviato, le difficoltà sono temporanee, le amicizie imperiture". "L'Italia esprime fiducia e sostegno alla Cina nell'emergenza contro l'epidemia, nell'impegno per assicurare la sicurezza sanitaria, anche internazionale": l'occasione di queste parole è stato il concerto straordinario nell'anno della cultura e del turismo Italia- Cina 2020.
L'ambasciatore cinese ha letto un messaggio di Xi Jinping a Mattarella: profondamente "commosso" nel constatare come "la vera amicizia si veda nel momento del bisogno". "In questo momento in cui il popolo cinese sta lottando contro il coronavirus con tutte le sue forze, le parole del suo messaggio sono un segnale della sua fiducia e del suo sostegno nei nostri confronti", scrive Xi, ricordando poi la visita fatta da Mattarella agli scolari cinesi.
Assunta la ricercatrice che isolò il virus allo Spallanzani
Una buona notizia arriva dall'ospedale Spallazani: dopo 10 anni di precariato è stata assunta Francesca Colavita, la ricercatrice parte del team che ha isolato il coronavirus nel laboratorio dell'Istituto malattie infettive . La procedura per l'assunzione della biologa, chiariscono dall'ospedale, era partita molto prima della vicenda coronavirus, ovvero l'8 novembre scorso, con la richiesta di nulla osta alla Regione Molise, dove Colavita aveva vinto il concorso. L'ok dal Molise è arrivato solo la scorsa settimana e l'Istituto Spallanzani ha così potuto procedere all'assunzione.