lunedì 11 gennaio 2016
L'ammissione in una relazione al Parlamento. Le denunce delle donne salgono a oltre 500. Monta l'odio xenofobo: aggrediti in centro pachistani e siriani. Si sospetta rete d'odio via Facebook.
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Le denunce per molestie sessuali subite durante la notte di Capodanno in Germania continuano ad aumentare. E il ministro della Giustizia tedesco dà una lettura che suona quasi inevitabile, anche se per ora indimostrata: quegli attacchi "devono essere stati organizzati".Il ministro dell'interno del Nord Reno Westfalia Ralf Jaeger intanto nella sua relazione al Parlamento locale ha riconosciuto che praticamente tutte le violenze compiute nella notte di Capodanno a Colonia sono state opera di stranieri, tra cui anche migranti giunti in Germania lo scorso anno. Lo scrive la Reuters sul suo sito. Jaeger ha riconosciuto che la gestione della polizia "è stata inaccettabile" e ha ammesso che le autorità non hanno avuto a disposizione "un quadro d'insieme" degli accadimenti prima del giorno successivo.
Nel corso del suo rapporto ai parlamentari locali, il ministro ha però messo in guardia da una condanna generalizzata degli stranieri che porterebbe acqua al mulino dell'estrema destra. "Stigmatizzare un intero gruppo come aggressori sessuali non solo è un errore ma è anche pericoloso. È lo sciacallaggio della destra, è il loro unicoargomento", ha detto Jaeger. "Poiché non ha alcuna importanzasapere se questi uomini dispongono di un passaporto arabo, africano o tedesco, se sono nati o cresciuti qui o se sono appena arrivati. Non ha alcuna implicazione per quanto riguarda la legge, davanti alla quale siamo tutti uguali", ha sottolineato ancora il ministro.
Intanto stamani, sempre a Colonia, alcuni pakistani e siriani sono stati feriti in centro. Si sospetta una rete d'odio organizzata via Facebook da xenofobi. Salite a 516 le denunce. Da quella drammatica notte di Capodanno sono salite a 516 le denunce alla polizia di Colonia, il 40% delle quali, spiega la polizia, hanno a che vedere con aggressioni a sfondo sessuale. Ad Amburgo i casi sono 133, e all'elenco delle città tedesche che hanno registrato il fenomeno, Duesseldorf, Francoforte, qualche episodio a Berlino, si aggiunge l'irruzione di 500 uomini che hanno forzato l'ingresso di una discoteca di Bielefeld, in Westfalia, dove molte donne hanno poi subito attacchi e molestie. Il sospetto di un assalto organizzato. Nell'allarme generale, Bild riporta le oscenità rivolte contro due donne nel weekend ad Amburgo, dove un uomo di "origine araba" si sarebbe calato i pantaloni provocandole e mettendole in fuga. "Quando si incontra un'orda del genere per commettere reati, deve esserci dietro una qualche forma di organizzazione. Nessuno può venirmi a raccontare che non sia stato preparato o concordato", ha detto il ministro Heiko Maas alla Bild am Sonntag, il delegato alla Giustizia del gabinetto Merkel, un socialdemocratico. E si indagherà con grandissima attenzione, ha aggiunto, al possibile collegamento fra gli episodi accaduti nelle diverse città tedesche. Il ministro dell'Interno Thomas De Maiziere, dalle pagine della Frankfurter Allgemeine Zeitung, annuncia misure "veloci": più polizia nelle strade, più videosorveglianza, e leggi più dure. LE PROTESTE Scontri a Colonia, sospeso il corteoSu Facebook si organizza l'odio xenofobo. Due pachistani e un siriano sono stati aggrediti domenica sera da alcune gang a Colonia, rimanendo feriti. Lo riferisce la polizia tedesca. Il giornale locale Express riferisce che gli aggressori erano membri di gruppi hooligan e rock, che si sono organizzati su Facebook per incontrarsi nel centro della città e avviare una caccia all'uomo di stranieri. Si è trattato di due aggressioni separate: prima circa 20 persone hanno attaccato sei pachistani, ferendo due di loro; pochi minuti dopo un gruppo di cinque persone ha attaccato e ferito un uomo siriano.
Interrogata la polizia. Oggi una commissione parlamentare regionale del Nord Reno-Westfalia, cioè il Land di Colonia, interrogherà polizia e altre autorità sugli eventi della notte di Capodanno. Nonostante qualche differenza di accenti, i partner della Grosse Koalition sembrano parlare la stessa lingua: già oggi i referenti dell'Unione di Merkel e dell'Spd si confronteranno per concordare la linea, e i socialdemocratici hanno fatto sapere di essere interessati ad una "intesa veloce" sul da farsi. Il Bundestag si occuperà del caso in settimana: non è escluso neppure un intervento della cancelliera, che potrebbe affrontare l'emergenza profughi e l'allarme molestie, chiarendo la posizione del suo governo.  La Cdu: no all'asilo per i colpevoli. Dalla città di Magonza, dove la Cdu ha dibattuto per due giorni, è già uscito un messaggio chiaro: i cristianodemocratici vogliono che in futuro chi commette reati in Germania perda il diritto d'asilo. Ed è emersa anche la richiesta pressante, alla cancelliera Merkel, di ridurre entro l'estate il numero degli arrivi di migranti nel Paese. Pressioni su Merkel. Scampata al tormentone del "tetto limite" che la Csu bavarese rivendicava per i richiedenti asilo in Germania, la cancelliera è di nuovo al centro di più fuochi, e ora più che mai ha bisogno del sostegno dei partner dell'Europa. La nuova durezza della cancelliera - cui oggi preme soprattutto rassicurare la popolazione sconvolta e frenare l'ascesa degli xenofobi di Pegida e del partito di destra Alternative fuer Deutschland - è già evidente, ed è stata registrata anche dai suoi.
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