«I suprematisti sono ripugnanti». «Il razzismo è male». Alla fine, dopo 48 ore di polemiche, il presidente Usa Donald Trump ha “corretto il tiro” su Charlottesville. E ha condannato duramente il corteo dell’estrema destra di sabato in Virginia, terminato in violenze e scontri. Una manifestante anti-razzista, Heather Heyer, 32 anni, è stata addirittura investita da James Field, che ha scagliato volontariamente la sua auto sulla folla. A differenza di sabato, stavolta Trump ha citato, uno a uno, i gruppi che formano la galassia suprematista, dal Ku Klux Klan ai neonazisti. E ha promesso che contro le loro azioni verrà fatta giustizia. In un primo tempo, il tycoon aveva scelto un tono più morbido, con affermazioni generali. Il fatto ha innescato due giorni di una feroce polemica.
Media e opinione pubblica sono insorti contro il presidente. Mentre il numero uno del colosso farmaceutico Merck, l’afroamericano Ken Frazier, ha lasciato il comitato di industriali che fa da consulente alla Casa Bianca. Gli stessi repubblicani hanno chiesto a Trump di chiamare «le cose con il loro nome». Tornato in anticipo a Washington, dunque, il tycoon deciso una forte presa di posizione. Ieri, intanto, James Alex Field si è presentato di fronte al giudice di Charlottesville che gli ha negato la libertà su cauzione. «Il suo atto malvagio rientra nella definizione di terrorismo interno» ha detto, James Session, ministro della Giustizia.