È intrisa di sangue la vigilia del
terzo anniversario della caduta del regime di Hosni Mubarak in
Egitto: stamani
tre attentati hanno colpito la
capitale, nel pomeriggio una
quarta bomba è esplosa davanti a un cinema. Il bilancio è di
sei morti e 95 feriti. Gravi anche i danni materiali,
ma l'aspetto forse più pericoloso è l'ulteriore spaccatura
che rischia di aprirsi nella società egiziana. Almeno
altri otto morti si sono registrati negli scontri tra dimostranti e polizia.Sui luoghi delle esplosioni si sono
formati
raduni spontanei e opposti, con cori e slogan pro o
contro i Fratelli Musulmani e l'ex presidente Mohamed Morsi.
Ben presto sono scoppiati gli ennesimi
disordini, che hanno
visto a Giza 2.000 sostenitori del movimento islamista scontrarsi
con gli agenti in assetto anti-sommossa. Alcuni hanno bruciato pneumatici e lanciato molotov contro la polizia, che hanno risposto col lancio di lacrimogeni.
Violenti scontri tra manifestanti pro-Morsi e forze di sicurezza si sono registrati anche ad
Alessandria, Minya e Beheira.
Quattro manifestanti sono rimasti uccisi a Beni Suef. Lo riferiscono fonti della sicurezza.
Un altro dimostrante era rimasto ucciso a Damietta. È di
tre morti, tra i quali una bimba di sette anni, il bilancio degli scontri a Fayyum, a sud del Cairo, tra dimostranti pro-Morsi e forze di sicurezza affiancate dai residenti filo esercito.L'attentato più grave è stato il primo, che ha preso di
mira
il quartier generale delle forze di sicurezza nel
quartiere centrale di Bab el-Khalk, dove un
kamikaze alla guida
di un'autobomba si è lanciato contro la recinzione protettiva
che circonda il complesso: quattro persone sono rimaste uccise
e non meno di ottanta ferite. L'esplosione, che ha scavato un
profondo cratere nel terreno e alla quale avrebbe fatto seguito
una sparatoria, ha lesionato la facciata dell'edificio e anche
quella dell'adiacente
Museo di Arte Islamica. Il ministro per
le Antichità, Mohamed Ibrahim, ha riferito che anche l'onda
d'urto ha investito anche alcuni reperti custoditi all'interno,
e che i danni ammontano complessivamente a circa 107 milioni di
lire locali, equivalenti in euro a 11,2 milioni.Poco dopo
tre ordigni sono stati lanciati da ignoti contro
un veicolo con a bordo una pattuglia di poliziotti nel sobborgo
di Dokki a
Giza, città-satellite alla periferia ovest della
capitale, nei pressi della stazione della metropolitana di
el-Behous. Anche se il ministero della Sanità in un primo
momento aveva smentito l'uccisione di una quinta persona,
questa è stata poi invece confermata dal numero due della
polizia, Mahmoud Farouk. Undici coloro che hanno riportato
lesioni, in maggioranza passeggeri di un mini-bus che stava
passando in quel momento.Il
terzo attentato si è infine
verificato sempre a
Giza, davanti al commissariato di Talbiya,
non lontano dalle Piramidi: la bomba, di fabbricazione
artigianale, non ha causato ulteriori vittime.Nel pomeriggio l'esplosione di una
quarta bomba davanti al cinema Radobis, lungo la strada che dal Cairo porta alle Piramidi a Giza, ha causato un morto. Ferite 4 reclute della polizia.Il
gruppo jihadista Ansar Bait al Makdis (Ansar Gerusalemme), responsabile di più attentati in Egitto, e in particolare nel Sinai, ha rivendicato
via Twitter il primo attacco: "Questo attentato è diretto contro le forze di sicurezza, infedeli e sanguinarie", si legge nel testo di rivendicazione. Il gruppo afferma che "proseguirà la jihad" e che "Allah accoglierà in paradiso il martire che ha effettuato l'operazione".