martedì 22 ottobre 2024
Il summit è una scommessa politica per il Cremlino che vuole dimostrare di non essere isolato. Giovedì l'incontro con Guterres. Sul vertice aleggiano il fantasma della guerra in Ucraina
Il presidente cinese Xi Jinping al suo arrivo a Kazan per partecipare al vertice dei Brics

Il presidente cinese Xi Jinping al suo arrivo a Kazan per partecipare al vertice dei Brics - REUTERS

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Oggi il faccia a faccia con l'alleato cinese Xi Jinping e con il primo ministro indiano Narendra Modi. Domani sarà la volta del presidente turco Recep Tayyip Erdogan - il cui Paese, membro della Nato, ha chiesto di aderire ai Brics - e del presidente iraniano Massoud Pezeshkian. Giovedì l'atteso incontro con il segretario generale dell'Onu, António Guterres, il primo dall'aprile 2022. Non ci sarà invece il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva che ha annullato la sua partecipazione, dopo un "grave" incidente domestico: parlerà in videoconferenza.

Il presidente del Sudafrica Cyril Ramaphosa

Il presidente del Sudafrica Cyril Ramaphosa - ANSA

Quella che inizia oggi nel centro della città di Kazan, sulle rive del Volga, per il presidente russo Vladimir Putin è una vera e propria maratona di incontri bilaterali ma soprattutto una scommessa politica. Accreditare il vertice dei Brics - “il più importante evento diplomatico mai organizzato in Russia” come ripetono a Mosca – come la manifestazione un “nuovo ordine mondiale”, la dimostrazione che la Russia non è isolata ma che fa parte di “una maggioranza globale” che non si riconosce più in un mondo unipolare a guida Usa. "Questa è un'associazione di Stati che lavorano insieme sulla base di valori comuni, una visione comune di sviluppo e, soprattutto, il principio di tenere conto degli interessi reciproci", ha insistito il leader del Cremlino.
Con la guerra in Ucraina che sfiora i tre anni e il conflitto in Medio Oriente, Putin ha tenuto a salutare la crescente influenza economica e politica dei Brics – che oggi rappresentano il 45% della popolazione mondiale e il 35% della sua economia e quest’anno hanno inglobato Egitto, Emirati Arabi Uniti, Etiopia e Iran - come un "fatto innegabile", affermando che se i Brics lavorano insieme, "saranno un elemento sostanziale del nuovo ordine mondiale".

Il fantasma del conflitto in Ucraina aleggerà inevitabilmente sui lavori. Secondo la Cnn, Cina e Brasile potrebbero insistere sulla proposta di pace congiunta in sei punti, come hanno fatto alla riunione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite del mese scorso. Proposta peraltro bocciata puntualmente dal leader ucraino Volodymyr Zelensky che ha avvertito Pechino e Brasilia: "non aumenterete il vostro potere a spese dell'Ucraina".



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