Un "monito molto grave che potrebbe creare un effetto domino", non auspicabile. Così il cardinale
Angelo Bagnasco, presidente della Cei, commentando l'esito del referendum britannico. Secondo il porporato "l'Europa deve cogliere il messaggio di un grande disagio" e "rivedere la propria impostazione dal punto di vista economico e soprattutto dal punto di vista culturale" perché "non si può non rispettare le identità culturali dei singoli popoli come è stato fatto in tutti questi anni, in modo palese o in modo ricattatorio"."Il mondo - ha detto il cardinale al termine della Messa per San Giovanni Battista a Genova - ha bisogno di più Europa, non di meno Europa. Di questo sono convintissimo", ma deve sapere cogliere il monito venuto dal referendum britannico rispettando le identità culturali dei popoli. Altrimenti, ha sottolineato ,"questo insieme di cose fa sentire l'Europa più pesante ai popoli, poco rispettosa". "Nel momento in cui si condizionano certi aiuti, come ad esempio in alcuni Paesi dell'Est, è testimonianza di alcuni confratelli vescovi, all'approvazione di leggi di impianto profondamente morale, questo non va bene, come metodo non è rispettoso". Il porporato ha ricordato che "Adenauer, Schumann, De Gasperi e altri, avevano una fede propria e una identità culturale precisa, basata sul Vangelo e non volevano fare una Europa confessionale". Essi, ha detto, "riconoscevano che i valori codificati, che noi cristiani conosciamo come comandamenti, non sono strettamente confessionali ma sono innanzitutto il distillato della esperienza migliore dell'umanità e volevano che fosse quello il fondamento ideale per ispirare la cultura europea".