Il vescovo di Rumbeck Christian Carlassare - Fotogramma
«Anche se tristi per quello che è successo e per le sofferenze che ne derivano, preghiamo che la verità possa portare alla conversione». Con queste parole monsignor Christian Carlassare, vescovo di Rumbek, ha accolto la sentenza a sette anni di carcere senza cauzione nei confronti dei quattro uomini accusati del suo tentato omicidio, nella notte del 25 aprile di un anno fa.
Tra i condannati – oltre a Moris Sebit Ater, Laat Makur Agok e Samuel Makir – anche padre John Mathiang, sacerdote della diocesi di Rumbek.
Secondo il verdetto del magistrato del tribunale superiore sudsudanese, Sebur Subek, gli imputati «hanno cooperato direttamente o indirettamente all’intento di assassinio».
Da parte sua, la difesa ha parlato di «prove inconsistenti».
Monsignor Carlassare, 45 anni, originario di Schio e missionario comboniano, era stato appena nominato vescovo quando c’è stato l’agguato. Dopo un periodo di convalescenza in Italia, monsignor Carlassare è tornato a Rumbek e, il 25 marzo, ha ricevuto l’ordinazione episcopale nella cattedrale della città.