sabato 2 gennaio 2010
Il Parlamento afghano ha inflitto un duro colpo politico ad Hamid Karzai, decimando il nuovo governo con la bocciatura di 17 ministri designati su 24. Il voto segreto di 200 parlamentari ha bocciato anche la nomina dell'unica donna del governo, Husn Bano Ghazanfar, designata al ministero per i Problemi delle donne.
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Il Parlamento afghano ha inflitto un duro colpo politico ad Hamid Karzai, decimando il nuovo governo con la bocciatura di più della metà delle designazioni ministeriali. L'assemblea ha respinto le designazioni di Sarwar Danish e Ismail Khan a ministri, rispettivamente, della Giustizia e dell'Energia, e confermato quelle alla Difesa e all'Interno. La bocciatura di Khan, in particolare, è un colpo importante alla strategia politica di Karzai, che all'ex signore della guerra anti-sovietico e anti-talebano aveva promesso la carica in cambio del sostegno in occasione delle recenti elezioni presidenziali. Il voto segreto di 200 parlamentari ha bocciato anche la nomina dell'unica donna del governo, Husn Bano Ghazanfar, designata al ministero per i Problemi delle donne. Bocciate anche le nomine dei ministri dell'Alta formazione, degli Affari religiosi e delle Opere pubblici, del Commercio, dell'Economia, delle Comunicazioni e della Salute. In tutto sono state respinte tredici designazioni su ventiquattro.Sono state approvate, invece, tra le altre, le nomine al ministero della Difesa, all'Istruzione, all'Interno, alle Finanze e alla Cultura. Abdul Rahim Wardak è stato confermato all'incarico di ministro della Difesa. Resta ancora da scoprire chi Karzai sceglierà per il posto di ministro degli Esteri, per il quale si attende la fine della conferenza di Londra del 28 gennaio alla quale parteciperà il ministro uscente Rangin Dadfar Spanta. Wardak è un reduce della guerriglia anti-sovietica, molto legato agli Usa e in particolare al capo del Pentagono Robert Gates.
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