Centinaia di manifestanti sono
scesi in piazza sabato a Diyarbakir, città curda del sudest della
Turchia, per rendere omaggio ai due morti e ai 150 feriti, 20 dei
quali in gravi condizioni, dell'attentato di venerdì, durante la
manifestazione del Partito Democratico Popolare (Hdp) filo-curdo.
Attentato avvenuto alla vigilia delle elezioni e che il primo ministro
turco Ahmet Davutoglu ha definito un "attacco alla democrazia" e
un'operazione di "sabotaggio".
Per le strade della cittadina curda, i manifestanti, fra appelli alla
pace, hanno intonato slogan a favore del Partito dei lavoratori del
Kurdistan (Pkk), che le autorità turche considerano fuorilegge.
L'attacco è stato il secondo contro l'Hdp, che domenica potrebbe
superare la soglia di sbarramento del 10%, entrando per la prima volta
in Parlamento: nei giorni scorsi, un veicolo del partito era stato
assaltato e il suo conducente ucciso. Altri attentati avevano colpito
il partito filo-curdo il mese scorso, facendo un alto numero di
feriti.Di fronte alle minacce giunte al suo schieramento, l'invito ai
suoi del leader dell'Hdp, Selahattin Demirtas, è stato quello di
mantenere la calma.