È stata ritrovata una delle
studentesse nigeriane di
Chibok rapite due anni fa da
Boko Haram. Lo hanno riferito alla Bbc attivisti della locale associazione
BringBackOurGirls.
Amina Ali, questo il nome della ragazza, è stata trovata ieri nella
foresta di Sambisa, vicino al confine con il
Camerun, da un gruppo di vigilanti civili. Sembra fosse incinta o insieme a un bambino.La ragazza è originaria di Mbalala, a sud di Chibok, da cui provengono 25 delle studentesse sequestrate. La zona del ritrovamento passa per essere uno degli ultimi bastioni dei
terroristi islamici di Boko Haram.È la prima volta, dopo oltre 2 anni, che viene ritrovata una delle studentesse.
Le liceali rapite, dimenticare non si può di Fulvio Scaglione
LA VICENDA. Il
14 aprile 2014 i terroristi islamici del gruppo nigeriano Boko Haram irruppero nei dormitori di una scuola superiore femminile di Chibok, nello stato di Borno, nord-est della
Nigeria, e costrinsero
276 studentesse a salire sui camion. Alcune riuscirono a fuggire, in gran parte gettandosi dai mezzi. Delle altre 219 non si seppe più nulla.
Nigeria, in piazza per le ragazze rapite
Per la liberazione delle
ragazze si mobilitò l'opinione pubblica internazionale, con la campagna mediatica
#bringbackourgilrs che ebbe vasta risonanza soprattutto attraverso i social network. Alla mobilitazione aderirono personalità di spicco, tra cui la first lady statunitense
Michelle Obama e la giovane pachistana
Malala Yousafzai, Nobel per la Pace.
Nigeria, l'urlo dei genitori: «Liberate le ragazze»
Un mese fa, nel secondo anniversario del
sequestro, spuntò
un video che mostrava alcune delle liceali ancora in vita, tutte vestite di nero, il colore dei
jihadisti. Sull'attendibilità di quel documento furono però espresse riserve.