martedì 25 agosto 2015
​​Per Forbes è l'azienda più innovativa del mondo. Ma intanto il marchio californiano che punta solo sull'elettrico triplica le perdite, e le consegne sono a rischio
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Geniale, utopico, assolutamente “avanti” e altrettando assolutamente non redditizio. Il marchio Tesla è probabilmente la più grande contraddizione a quattro ruote del momento. Secondo Forbes infatti è l'azienda più innovativa del mondo, eppure nel secondo trimestre del 2015 ha triplicato le perdite. E gli investitori, a fronte del fatto che i ritardi nelle consegne e le difficoltà di produzione stanno diventamdo ormai croniche, si domandano se diventerà mai un affare avere creduto in un brand che ha puntato tutto sulla trazione elettrica, differenziandosi dagli altri marchi perchè ha saputo offrire affidabilità e autonomie da sogno anche a vetture alimentate a batteria e dotate di dimensioni e prestazioni di alto livello. 
 
Partiamo dalla fine. Dalla notizia più recente cioè, la classifica di Forbes "The World's Most Innovative Companies", che quest'anno ha posizionato davanti a tutti Tesla Motors, produttrice della Model S e crescente protagonista delle cronache a quattro ruote, davanti a Salesforce, leader nel settore del cloud computing e detentrice del titolo da quattro anni a questa parte. «Tesla - spiegano gli autori della classifica - ha riscritto molte delle regole consolidate in un business nato oltre un secolo fa».
 
Nel frattempo però nel secondo trimestre del 2015 Tesla Motors ha registrato una perdita che si è quasi triplicata rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, complici i pesanti investimenti in future iniziative che hanno annullato l'effetto positivo dato dai benefici derivanti da un aumento delle vendite. Come se non bastasse, l'azienda ha avvertito: sarà improbabile raggiungere il target annuale di vendite pari a 55.000 veicoli. Nel periodo, la perdita è stata pari a 184 milioni di dollari, in aumento dal rosso da 61,9 milioni dello stesso trimestre del 2014 e oltre le attese per un risultato negativo pari a 117 milioni. Contemporaneamente le consegne sono aumentate del 52% a 11.532 veicoli, tanti quanti si aspetta di vendere nel trimestre che si chiuderà il 30 settembre prossimo.   
 
Per il momento il fondatore e numero uno, Elon Mask, dice di essere a suo agio con i livelli di cash e linee di credito disponibili, ma non esclude una raccolta di capitale per aumentare la liquidità necessaria per accelerare la produzione. Il gruppo di Palo Alto, California, ha tagliato le previsioni sulle consegne 2015 nell'intervallo tra 50.000 e 55.000 unità, pur insistendo nel dire che la tanto attesa vettura Model X arriverà entro la fine del terzo trimestre.
 
Intanto a Modena il primo taxi Tesla italiano completamente elettrico sta per entrare in servizio. È stta la stessa casa automobilistica californiana a divulgare la notizia, attraverso il proprio sito web, nel quale si legge un'intervista a Gennaro Borrelli, il tassista modenese che fra qualche giorno porterà il veicolo elettrico per le strade della città, inaugurando quella che molti sperano possa essere la mobilità del futuro.
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