Il cartello che avvisa della presenza del dosso "intelligente" - .
Alzi la mano chi non si arrabbia quando spuntano – magari guidando di notte - i dossi rallentatori. Obbligano a rallentare ulteriormente nonostante si stia già viaggiando entro il limite di velocità consentito. Per questa ragione (ma non solo) in Svezia hanno ideato il dosso artificiale intelligente, che si attiva solo se si sta correndo troppo. Si chiama Actibump, fusione di "active" (attivo) e "bump" (dosso), ma più che un dosso tecnicamente è una cunetta, visto che la piastra mobile scende al di sotto del livello stradale se una telecamera rileva una velocità troppo elevata, creando uno scalino sulla carreggiata. Se invece la velocità è adeguata, la strada risulta liscia evitando così rallentamenti inutili e migliorando quindi il flusso del traffico. L’Actibump viene prodotto da Edeva, azienda svedese che fornisce sistemi e servizi connessi per la sicurezza stradale.
I primi dispositivi sono stati installati nel 2018 a Ystad, in Svezia, e dall’inizio della sperimentazione ne sono stati montati un centinaio, la maggior parte in comuni svedesi, ma anche in prossimità del casello autostradale dell’iconico ponte di Øresund (che collega Copenhagen in Danimarca a Malmö in Svezia) e in Australia, Norvegia, Danimarca e Islanda. La tecnologia infatti si presta tanto per le strade urbane dei piccoli centri abitati che per le grandi arterie autostradali. L’Actibump fornisce al gestore della strada una grande quantità di dati relativi al traffico raccolti dalla piattaforma software EdevaLive. Un sistema di questo tipo è anche utile per migliorare la qualità dell’aria, visto che il flusso regolare del traffico produce meno emissioni di continue frenate e ripartenze. Un recente studio sull’efficienza dell’Actibump ha dimostrato che quando si guida su una strada con un limite di 40 km/h, le emissioni di CO2 potrebbero essere ridotte di 3,31 kg all’anno per le auto e di 49 kg all’anno per i camion. Secondo lo studio, utilizzandolo solo in Svezia in un anno potrebbero essere risparmiate oltre 49.500 tonnellate di CO2 all’anno.