Settimana rovente non solo sul fronte meteo: un doppio sciopero nel settore dei trasporti rischia di mettere in difficoltà gli spostamenti di pendolari e turisti con il ministero che oggi ha tentato in extremis, ma senza riuscirci, di rinviare le due agitazioni. Dopo un primo faccia a faccia in mattinata su Pnrr e infrastrutture il ministro Matteo Salvini ha ri-convocato i sindacati delle ferrovie alle 15 e quelli del trasporto aereo alle 18 insieme ai rappresentanti delle aziende coinvolte. Ma l’operazione si è conclusa non un nulla di fatto. «Non si può mettere il sindacato spalle al muro a 10 ore dallo sciopero e chiedere di rinviarlo quando tutto è stato fatto secondo le regole e secondo quanto prevede la legge» hanno detto in coro i sindacati.
Con un decreto però il ministero dei Trasporti ha dimezzato lo stop dei treni, che scatta giovedì alle 3 e terminerà alle 15 (inizialmente doveva durare 24 ore). La protesta è proclamata da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Orsa Ferrovie e Fast Confsal.
Sabato, in pieno esodo per le vacanze estive, sarà una giornata da bollino nero per il trasporto aereo. A scioperare da Nord a Sud sarà il personale di terra degli aeroporti, servizi di handling e check-in, che si fermerà per otto ore: dalle 10 alle 18. In agitazione anche il personale di volo di Air Malta, che opera sui voli Ryanair, dalle 10 alle 16 e di quello di Vueling, sempre dalle 10 alle 18.
I sindacati hanno respinto il tentantivo, giudicato tardivo, del ministero. «Mi pare che i margini non ci siano per la revoca delle sciopero» ha detto il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, al termine del primo incontro al Mit spiegando che «in ogni caso vengono assicurati e garantiti i treni a lunga percorrenza e i treni regionali sono garantiti su alcune fasce orarie: dalle sei alle nove e dalle 18 alle 21».
«A Salvini diciamo che le nostre richieste non sono pretestuose. Manterremo gli scioperi di questa settimana e li toglieremo solo se fanno il contratto come lo chiediamo» ha detto il segretario generale della Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi, nell’intervento che ha aperto i lavori del quarantennale della federazione dei trasporti della Uil a Montecatini Terme, chiedendo maggiore attenzione per un settore strategico come quello dei trasporti.
Il termometro dei disagi si preannuncia incandescente. Trenitalia ha avvertito che lo sciopero potrebbe avere un “impatto significativo” sulla circolazione ferroviaria e comportare “cancellazioni totali e parziali” di Frecce, Intercity e treni regionali di Trenitalia con effetti dilatati nel tempo prima e dopo lo sciopero vero e proprio. Italo, dal canto suo, ha fatto sapere che garantirà un certo numero di treni.
Nel caso di Trenitalia i sindacati accusano che nulla è stato fatto dopo il primo sciopero dello scorso 14 aprile e chiedono un adeguato piano di assunzioni, una mitigazione dei carichi di lavoro nella programmazione dei turni degli equipaggi ma anche un rilancio del settore manutenzione. A Italo i sindacati chiedono il rinnovo del contratto, scaduto a dicembre 2021. A maggio, dopo undici mesi di serrato confronto, si è entrati in una fase di stallo.
Per quanto riguarda lo sciopero del personale di terra degli aeroporti, servizi di handling e check-in i sindacati di categoria denunciano che il loro contratto è scaduto da sei anni e chiedono l’immediato rinnovo. I piloti di Malta Air protestano, su indicazione di Filt Cgil, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo, «a seguito della sottoscrizione da parte di alcuni soggetti di un accordo totalmente insoddisfacente per la categoria piloti e vista la totale chiusura al dialogo ed al confronto da parte della compagnia». Sciopero dalle 10 alle 18 di piloti e assistenti di volo di Vueling proclamato in questo caso solo dalla Filt Cgil.
