giovedì 24 novembre 2011
Si comincia il 1° dicembre, presso l'aula 1 della Facoltà di Lettere e Filosofia della Sapienza, con Mario Boselli, presidente della Camera nazionale della moda.
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Con l'apertura dell'anno accademico 2011-2012 torna all'Università di Roma La Sapienza, sviluppato e arricchito, il ciclo di seminari I professionisti della moda.  Organizzati dal corso di laurea in Scienze della moda e del costume, in collaborazione interfacoltà fra Lettere e Filosofia ed Economia e presieduto dal professor Alessandro Saggioro, i seminari hanno un aspetto istituzionale e una finalità didattica: mettere in luce le esperienze e le sfide che ogni giorno impegnano tutte le figure professionali coinvolte nel sistema moda – dalla creativitità alla finanza al marketing all'area commerciale e licensing – dando nel contempo voce a molteplici punti di vista sull'evoluzione del settore e  favorendo quindi un confronto sulle sue prospettive future.Un'occasione per approfondire il rapporto fra studenti e rappresentanti del sistema della moda in un proficuo e reciproco scambio: per gli studenti di eccellenza dell'ateneo, che per la prima volta hanno l'opportunità di incontrare nomi, volti e brand di cui hanno fino a quel momento letto sui libri e sui media; per i professionisti della moda, che attraverso l'incontro con La Sapienza scoprono un corso di laurea altamente formativo e, non di rado, spunti e suggestioni utili per lo sviluppo delle loro attività.I seminari, in programma da dicembre 2011 a fine maggio 2012, così come il sito collegato, sono sviluppati e coordinati da Fabiana Giacomotti, docente presso lo stesso corso di Scienze della moda e del costume. Il seminario inaugurale, giovedì 1° dicembre, presso l'aula 1 della Facoltà di Lettere e Filosofia, dalle ore 14 alle ore 16, vedrà la presenza del presidente di Camera nazionale della moda, Mario Boselli. Silvia Venturini Fendi, presidente di AltaRoma e direttore artistico di Fendi, sarà docente del seminario conclusivo, a fine maggio. Hanno già dato inoltre la loro adesione Stefano Beraldo, ceo gruppo Coin (Coin, OVS Industry, Upim, Excelsior); Luca Bacherotti, acting general manager Levi Strauss italia; Patrizio Di Marco, presidente e ceo Gucci; Gian Carlo Di Risio (DR); Federico Marchetti, fondatore e ceo di Yoox Group; Matteo Marzotto, presidente di Vionnet e di ENIT; Gaetano Micciché, direttore generale di Intesa Sanpaolo; Anna Molinari, direttore creativo Blumarine; Renato Montagner, direttore creativo Pirelli PZero; Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine; Umberto Nicodano, partner Erede Bonelli Pappalardo e presidente Valentino Fashion Group; Michele Norsa, ceo gruppo Salvatore Ferragamo; onorevole Santo Versace, presidente di Altagamma; Mark Oaten, ceo di Fur Trade Federation; Giuseppe Zanotti (designer, presidente Vicini). Un workshop focalizzato sulle tematiche economico-finanziarie in un contesto di competizione internazionale è stato organizzato grazie a PwC, che ha deciso di sostenere il ciclo di seminari insieme con Wind, UnoHolding, Levi's e Fullsix: tutti, insieme con i docenti e gli studenti, avranno o hanno già un ruolo operativo nella riuscita del progetto. Come sostiene Domenico Di Gravina, direttore generale e consigliere di Articolo 1 (UnoHolding Family) «operiamo nel settore delle risorse umane ormai da molti anni, e siamo convinti che la nostra sia anche una funzione strategica, volta alla costruzione di un più stretto rapporto fra formazione e posti di lavoro. La moda è un settore di eccellenza per l'Italia, un elemento distintivo del nostro Paese, riconosciuto a livello mondiale. Uno dei pochi settori che, inoltre, cresca continuamente, offrendo sempre maggiori opportunità di lavoro soprattutto a profili specializzati. Abbiamo accolto, quindi, con entusiasmo la possibilità di essere presenti, in qualità di partner, a questa iniziativa; pronti a cogliere, coltivare e fare da ponte verso il mondo del lavoro a tutti i giovani talenti emergenti». Con le stesse motivazioni ha aderito Wind: «L'Italia ha uno spirito imprenditoriale affermato in tutto ilk mondo, e il Made in Italy è riconosciuto per l'estro, l'eleganza, lo stile e la superba capacità industriale. Per questo, Wind ha deciso di sostenere i seminari I professionisti della moda, confermando la vicinanza a progetti in favore dei giovani che stimolino le idee e la creatività». Aggiunge Nicola Anzivino, partner di PwC: «Siamo onorati di partecipare al progetto I professionisti della moda, che conferma l'attenzione che dedichiamo alla formazione dei giovani. Intendiamo mettere a loro disposizione le competenze distintive da noi sviluppate nella moda, dando spunti utili per affrontare il futuro lavorativo che li attende».Secondo Marco Benatti, ceo di Fullsix e partner operativo nella costruzione e gestione del sito, «in un mondo 2.0, soprattutto in un contesto in continua evoluzione come quello della moda, la formazione ha un ruolo ancora più strategico. Oggi più che mai è necessario offrire una professionalità “liquida”, una visione ampia che insegni a sfruttare al meglio una realtà connessa, internazionale, che innova e condiziona i processi creativi, di marketing e commerciali».Luca Bacherotti, acting general manager di Levi Strauss Italia, si dichiara convinto che «dall'incontro con gli studenti della Sapienza potranno nascere spunti e suggestioni nuove. Levi's è un brand che va oltre il concetto di moda e di abbigliamento, un punto di riferimento per il desiderio di libertà e di identità delle nuove generazioni da oltre un secolo».I seminari si svolgeranno il giovedì pomeriggio presso l'aula 1 della Facoltà di Lettere e Filosofia o presso l'Aula Magna della sede di San Lorenzo dell'ateneo (ex-Vetrerie Sciarra) coinvolgendo una media di 100 studenti, oltre a giornalisti stampa e tv e qualificati ospiti. Le telecamere di Rai5 effettueranno inoltre una serie di riprese durante gli incontri.È inoltre in via di attivazione un sito ad hoc bilingue (seminarimodasapienza.it), online dal 1° dicembre, che oltre a diffondere video e atti dei seminari stessi, coinvolgerà studenti della Sapienza e di altri atenei italiani e stranieri attivi nella formazione sulla moda e la fashion community  in forum, dibattiti e scambio di notizie/informazioni. Un progetto che mira a diventare non solo un punto di riferimento per il settore, ma una palestra di giornalismo e una piattaforma per giovani talenti. Sono già infatti  tantissimi gli studenti – molti di madrelingua inglese – che hanno aderito al progetto e che animeranno il sito e la sua community.È inoltre in corso di valutazione una pubblicazione bilingue (italiano-inglese) a chiusura dei seminari, da diffondere presso i media di settore, i principali atenei italiani e stranieri che offrano formazione nel settore moda e le librerie specializzate.  Durante lo svolgimento dei seminari sarà avviata una raccolta fondi finalizzata alla creazione di borse di studio nell'ambito dello stesso corso di studi. Il calendario definitivo degli incontri e dei manager e degli imprenditori che condividono e sostengono con la loro presenza questo importante progetto verrà comunicato entro le prossime settimane.Durante l'Anno Accademico 2011-2012 hanno partecipato agli incontri, fra gli altri, Frida Giannini, direttore artistico di Gucci; Roberto Spada, commissario straordinario IT Holding; Cleto Sagripanti, presidente di Anci e ceo di Manas spa; Umberto Angeloni, ceo Caruso spa e fondatore di Uman; Beppe Modenese, presidente onorario di Camera Nazionale della Moda Italiana e il couturier Roberto Capucci. Nei precedenti anni accademici sono stati relatori Brunello Cucinelli, Matteo Marzotto, Roberto Cavalli, Alberta Ferretti e Carla Fendi.Il corso di Laurea in Scienze della moda e del costumeIl corso di laurea in Scienze della moda e del costume è stato istituito dieci anni fa dalla Sapienza. Si basa su una collaborazione interfacoltà fra Lettere e filosofia e Economia. Il suo scopo consiste nell’offerta di una formazione superiore, di livello accademico, sui temi della moda e del costume: dalla realizzazione alla commercializzazione del vestito, dalle simbologie socio-culturali degli ornamenti all’analisi del lusso, dall’amministrazione e gestione aziendale alla produzione del valore, dallo studio dei movimenti artistici e letterari all’analisi delle materie prime, dalla storia della moda alla sociologia del vestire. Tale ampiezza di offerta formativa ha avuto un immediato riscontro fra gli studenti, con la registrazione di una tendenza in costante aumento sul piano numerico, fino alla definizione, per il corso di laurea triennale, del numero programmato a 300 matricole per ogni anno. Attualmente, gli studenti fra triennale e magistrale superano le 1.500 unità.
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