lunedì 19 settembre 2022
L'Istat registra una crescita media annua nazionale del 5,2%. A Milano per il nuovo l'aumento è del 16,9%. La Bce però che un aumento dei tassi dell'1% può portare cali fino anche al -15%
La darsena di Milano: nel capoluogo lombardo i valori immobiliari sono saliti più del doppio della media nazionale

La darsena di Milano: nel capoluogo lombardo i valori immobiliari sono saliti più del doppio della media nazionale - CC Mick De Paola - Pexels

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L’impennata dell’inflazione coinvolge anche l’immobiliare. L’indice dei prezzi delle abitazioni calcolato dall’Istat in base agli atti notarili ha fatto un balzo in avanti nel secondo trimestre di quest’anno: l’aumento medio nazionale dei prezzi pagati per l’acquisto di abitazioni è del 5,2% rispetto allo scorso anno e del 2,3% nel confronto con il primo trimestre.

L’indice dei prezzi delle case nuove è balzato da un aumento annuo del 5% primo trimestre al +12,1% del periodo aprile-giugno: è la crescita più forte da quando l’Istat raccoglie questi dati. Per le abitazioni esistenti l’aumento medio dei prezzi ha invece frenato dal +4,4% del primo trimestre al +3,8% del trimestre in corso.

Tra le grandi città spicca il dato di Milano, dove i prezzi delle abitazioni nuove sono aumentati del 16,9% (+6,4% quello delle abitazioni esistenti, +8,3% il dato medio) A Roma l’aumento medio dei prezzi delle case è del 4,8%, a Torino dell’1%.Nel confronto con il 2015, anno base dell’indice, a Milano i prezzi delle case sono saliti del 27,7%, a Roma del 15,2% e a Torino dello 0,8%. A livello nazionale il prezzo medio delle abitazioni è comunque inferiore al livello del 2010 (-16% quelle esistenti, -8% il nuovo).

«In attesa dei dati del terzo trimestre, questa dinamica dei prezzi, insieme con la rinnovata vivacità dei volumi compravenduti (+8,6%), mostra un mercato immobiliare residenziale ancora in espansione tra aprile e giugno di quest’anno, nonostante le tensioni internazionali e le difficoltà derivanti dall’elevata inflazione» nota l’Istat. L’indice è particolarmente affidabile perché usando i dati degli atti notarili delle compravendite concluse definisce gli effettivi prezzi pagati per l’acquisto di abitazioni.

L'indice dei prezzi delle abitazioni

L'indice dei prezzi delle abitazioni - Istat

L’aumento del costo del denaro potrà però contenere la corsa dei prezzi degli immobili nei prossimi mesi. La Banca centrale europea, in un’anticipazione del prossimo Bollettino economico, sottolinea che in media i prezzi delle case nella zona euro sono saliti del 10% nel primo trimestre del 2022 anche grazie al sostegno di tassi dei mutui particolarmente favorevoli.

I calcoli della Bce dicono che un aumento dei tassi dei mutui di un punto percentuale produce in due anni una riduzione dei prezzi delle case del 5% e un calo degli investimenti sull’immobiliare nell’ordine dell’8%. Ma la riduzione dei prezzi all’aumento del costo del denaro in un contesto di bassi tassi di interesse potrebbe essere maggiore, calcolano da Francoforte: la stima è che l’aumento del tasso dei mutui dell’1% può generare una riduzione compresa tra il 9% e il 15%, sempre nel giro di due anni.

Questi cali che potrebbero essere compensati, almeno in parte, da altri fattori che influenzano il mercato immobiliare, a partire dalle nuove esigenze abitative emerse in seguito alla pandemia nota la Bce, citando la crescita della domanda per spazi più ampi e abitazioni al di fuori dei grandi centri abitati.

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