Per la nuova generazione di Mazda2 la Casa giapponese ha coniato uno dei consueti slogan “filosofici” (come quello per il design Kodo - Soul of Motion) che punta a sintetizzare il risultato raggiunto con numerosi interventi su meccanica, a partire dal motore con sistema M-Hybrid, telaio ed equipaggiamenti. “Mazda2 - sostiene una nota stampa - ridefinisce le qualità nel segmento B e trasmette la piacevolezza dell'Effortless Joyful Driving”, cioè della guida senza fatica. Dopo un articolato test su strada attorno ad Atene della versione da 90 Cv con cambio manuale a 6 rapporti, viene anche spontaneo affermare che a questa nuova edizione della compatta giapponese potrebbe essere una “premium” visto che porta nel segmento B qualità dinamiche, tecnologie e soluzioni che sono tipiche di modelli di fascia superiore. Il tutto, però, con un listino che parte da 17.800 euro per il livello Evolve, davvero ben equipaggiato, e arriva ai 19.900 euro della Exceed e ai 22.550 della Exclusive. Per il mercato italiano è anche prevista una variante depotenziata a 75 Cv della Evolve, sempre a 17.800 euro, utilizzabile dai neo-patentati.
La Casa giapponese, da quando si è staccata da Ford nel 2010 ha iniziato, con puntiglio tutto nipponico, a fare bene e da sola, riprogettando sotto il grande cappello della tecnologia Skyactiv motori, trasmissioni, sospensioni, piattaforme ma anche le fabbriche, le macchine utensili e i robot. L'edizione 2020 della hatchback Mazda2 conferma la bontà di questa strategia, tanto da permettere di collocare questa vettura nella parte alta del segmento B, quella occupata proprio da alcuni modelli premium. Oltre alla qualità percepita esternamente e internamente e al confort dei sedili e dell'abitacolo spiccano infatti le doti del motore 1.5 M-Hybrid da 90 Cv, un propulsore che ribadisce come il frazionamento (4 cilindri) e la cilindrata (1,5 litri) scelti di Mazda e definita
come “rightsizing” - cioè di misura corretta - permettano di ottenere un rapporto ideale tra prestazioni, consumi e qualità di guida.
Come è fatta
A livello di design esterno promossi a pieni voti gli interventi sugli scudi paraurti, la calandra (ora più ampia e avvolgente e dotata di grigliatura a nido d'ape), i gruppi ottici posteriori e i cerchi da 16 pollici che - nel loro complesso - creano una forma scolpita e danno a Mazda2 un aspetto lussuoso e di alta qualità. E il giudizio è positivo anche per l'abitacolo, che assicura (grazie agli interventi sulle sospensioni e l'insonorizzazione) un confort davvero elevato e che accompagna correttamente l'efficace riprogettazione dei sedili.
Sotto il cofano: come funziona il sistema M Hybrid
Mazda2, infatti, si guida con naturalezza e senza stress, questo soprattutto perché erogazione della coppia e corretta rapportatura del cambio a 6 marce non obbligano a tenere su di girì questo 4 cilindri high tech, davvero elastico. Inoltre il debutto del sistema MHEV (mild hybrid) con super-condensatore aggiunge fluidità alla guida, e riduce l'apporto di benzina e le emissioni. il sistema Mazda M Hybrid combina la tecnologia di frenata rigenerativa i-Eloop con un generatore-motorino di avviamento integrato azionato a cinghia (B-ISG) e un super-condensatore che rimpiazza la batteria al Litio. L'ISG converte l'energia cinetica recuperata in energia elettrica e la immagazzina nel condensatore. Agendo in combinazione con il cambio, il B-ISG migliora le qualità della guida consentendo di fornire assistenza alla trazione e di aiutare il motore a riavviarsi più rapidamente dopo lo spegnimento da parte del sistema i-Stop. Come è stato possibile apprezzare nel traffico attorno ad Atene nel passaggio alla marcia superiore il B-ISG genera proattivamente potenza e garantisce la riduzione effettiva del regime del motore per ottenere una cambiata uniforme e senza contraccolpi.
Maneggevolezza e controllo
L'unità Skyactiv G a iniezione diretta di benzina eroga 90 Cv e una coppia massima di 148 Nm permettendo di accelerare da 0
a 100km/h in 9,8 secondi e di toccare - in assenza di limiti - i 183 km/h. Decisamente interessanti i valori omologati per il consumo combinato (4,1 litri per 100 km) e per le emissioni di CO2 (94 g/km anziché i precedenti 111 g/km). Su strada si apprezza anche la presenza di serie su tutte le versioni del sistema G-Vectoring Control Plus che migliora ulteriormente la stabilità di handling utilizzando i freni. Quando il conducente sterza in uscita da una curva riportando il volante in posizione centrale, il GVC Plus applica una leggera forza frenante alle ruote esterne, generando un momento di stabilizzazione che aiuta a ritrovare la linea retta. Oltre a
migliorare la maneggevolezza in caso di manovre di emergenza, il sistema GVC Plus offre un rassicurante senso di controllo nei
cambi di corsia in autostrada. Di serie anche i fari Led, con quelli adattativi a richiesta.