La crisi delle compagnie aeree si fa sempre più grave e colpisce anche la prima della classe, la tedesca Lufthansa che potrebbe tagliare migliaia di posti su scala mondiale per far fronte allo stravolgimento provocato dal Coronavirus. La notizia è emersa nel corso di un vertice per le tariffe salariali. A rischio ci sono 26.000 posti lavoratori, secondo i sindacati dei trasporti, cifra che corrisponderebbe a 22 mila posti full time. I tagli colpiranno per la metà la forza lavoro in Germania. La compagnia aerea tedesca, il primo vettore europeo, pensa di tagliare il 16% dei suoi occupati effettivi, per fronteggiare la crisi a causa del coronavirus che ha paralizzato il mondo intero e colpito in particolar modo il settore aereo. L'obiettivo sarebbe di raggiungere un accordo con le organizzazioni sindacali prima del 25 giugno, data dell'assemblea dei soci chiamati ad esprimersi sul piano di salvataggio da 9 miliardi. "Avremo 22.000 posti di lavoro equivalenti a tempo pieno in meno nel gruppo Lufthansa, metà dei quali sono in Germania", ha annunciato la società aggiungendo che cercherà "per quanto possibile" di evitare i licenziamenti. Lufthansa ha raggiunto un'intesa col governo tedesco per 9 miliardi di euro di aiuti, a fronte di una partecipazione statale del 20%, per un piano di salvataggio, il 22 giugno uscirà dall'indice Dax di Francoforte dei 30 principali gruppi tedeschi quotati in borsa, dopo averne fatto parte per 32 anni consecutivi. La stessa sorte era toccata negli scorsi anni ad altri colossi de calibro di Thyssenkrupp (2019) e a Commerzbank (2018).
Dopo il piano di salvataggio da 9 miliardi ora si lavora ad un accordo con i sindacati
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