L’Unione Europea deve superare la logica di esclusività in favore di una complementarità e sinergia tra i settori energetici. È questa la richiesta avanzata dalle associazioni Proxigas, Assogasliquidi-Federchimica, Ance, Angaisa, Applia Italia, Assotermica e Federcostruzioni nel corso dell’evento “La decarbonizzazione dei consumi domestici: tecnologie multienergy per un futuro sostenibile” che si è tenuto all’aula dei gruppi parlamentari, a Roma.
La decarbonizzazione del settore abitativo è un percorso complesso che richiede un importante coinvolgimento del consumatore finale e deve tenere conto dei diversi contesti abitativi e mix energetici presenti in ciascuno Stato membro. Per questo motivo occorre costruire un percorso di transizione realmente attuabile in un’ottica di neutralità tecnologica, ovvero facendo leva sulle soluzioni già a disposizione e contemporaneamente sostenendo l’innovazione e lo sviluppo industriale. Occorre infatti considerare che il vettore elettrico non potrà da solo soddisfare tutti i fabbisogni residenziali. Le criticità presenti sono tanto tecniche quanto economiche e sociali. In molti contesti, l’elettrificazione è percorribile solo se accompagnata da interventi di radicale ristrutturazione dell’immobile. Inoltre è una soluzione a zero emissioni a patto che la produzione di energia elettrica avvenga con fonti rinnovabili.
In questo contesto i gas rinnovabili, utilizzando l’infrastruttura gas già esistente e integrandosi negli attuali sistemi domestici, potranno contribuire alla riduzione delle emissioni garantendo la sostenibilità economica della transizione energetica e la possibilità per tutti i cittadini di parteciparvi modificando i propri modelli di consumo energetico. L'esperienza italiana dimostra come l'integrazione nei sistemi esistenti rappresenti un fattore centrale a sostegno del cambiamento: tre quarti degli interventi che hanno potuto accedere alle detrazioni fiscali hanno portato all’installazione di moderne caldaie a condensazione a gas e solo il 10% di pompe di calore.
«Rifiutiamo la messa al bando di qualsiasi tecnologia e richiediamo alle istituzioni nazionali ed europee un approccio inclusivo basato sul principio di neutralità tecnologica - spiegano le associazioni dei settori gas, termico, costruzioni edili e apparecchiature professionali e domestiche -. Abbiamo di fronte una sfida epocale, che potrà essere vinta solamente se sarà adeguatamente sostenuta - oggi e in futuro - dal governo, attraverso un approccio che valorizzi tutti i vettori e le tecnologie in grado di contribuire alla realizzazione di obiettivi ambientali sempre più sfidanti. Solo così potremo realizzare un percorso di decarbonizzazione realmente sostenibile e accessibile per i cittadini».