“E’ essenziale investire nello sviluppo della filiera lattiero-casearia per garantire la sua competitività. Come leader del settore abbiamo la responsabilità non solo di continuare ad investire, ma anche di fare rete e individuare percorsi condivisi dai diversi attori del comparto, che possano supportare i prodotti lattiero caseari italiani in casa, attraverso un sempre maggiore focus sulla sostenibilità, e all'estero, attraverso la valorizzazione delle nostre specialità locali”. Giovanni Pomella, Ad di Lactalis in Italia, è chiaro sul futuro del comparto e del gruppo che guida.
Per Lactalis l’Italia è un Paese "strategico". A tal punto che sono in atto investimenti per 160 milioni nel 2023-2024, dopo che nell’ultimo quinquennio sono stati investiti oltre 248 milioni, pari al 60% di quanto stanziato dal Pnrr, per l’innovazione e meccanizzazione del settore agricolo. Numeri presentati questa mattina nella nuova sede di Milano e che, spiegano i vertici dell’azienda, sono concentrati sulla di sostenibilità, in ricerca e sviluppo, logistica, ammodernamento degli stabilimenti e valorizzazione delle denominazioni di origine protetta, oltre che sulla nuova sede. Secondo lo “Studio impatto Paese” condotto da The European House - Ambrosetti dedicato al contributo del gruppo transalpino al nostro Paese, Lactalis è il primo acquirente della filiera del latte nostrano, da cui attinge l’11,7% del valore complessivo della produzione, nonché la prima realtà internazionale del settore agroalimentare in Italia per numero di siti produttivi e capillarità, oltre che il più importante player, con 2,9 miliardi di ricavi, pari al 14,5% di tutto il fatturato del comparto italiano. Nel 2022 il gruppo ha generato in Italia 7,6 miliardi di valore, sostenuto 23.515 posti di lavoro, incluso l’indotto, si è avvalso di oltre 5.650 aziende italiane fornitrici per un valore complessivo di acquisti pari a 1,85 miliardi e di circa 1.100 conferenti latte distribuiti sul territorio.
Peraltro, lo studio mette in luce che il 42% dei volumi è destinato all’export, con 1.800 formaggi prodotti interamente in Italia e venduti in 112 Paesi. E con una raccolta annua di circa 1,5 miliardi di litri, in crescita del 44% nell'ultimo decennio, Lactalis rappresenta il primo acquirente di latte italiano.