La Dacia Duster durante la prova in Romania - foto Piccinini Roberto
Come respirare adrenalina per 90 chilometri, tra tornanti e curve, e vivere, anzi, guidare, felici. Storia e storie di un test drive decisamente insolito. Così differente da permettere, una volta tanto, di intingere la penna nel calamaio delle emozioni indelebili. La prima “password” di questa esperienza conta quattordici lettere e una sola vocale, ripetuta cinque volte: “Transfagarasan”, il nome di una delle strade più spettacolari al mondo che, infilandosi nei Carpazi meridionali in Romania, sale fino a 2050 metri di quota. Percorrerla è già vincere il gran premio delle soddisfazioni personali e percorrerla al volante di una Dacia Duster, come l’opportunità che ci è stata proposta, ha significato raddoppiare la posta in gioco perché le sorprese non sono mancate.
I tornanti della Transfagarasan - foto actualfoto
La seconda “password” della nostra avventura potrebbe essere, anzi, è “brividi”. Non tanto di freddo, nonostante l’altitudine raggiunta, ma per il luogo, la Transilvania, che abbiamo attraversato, non senza sfogliare, mentalmente, le pagine di Bram Stoker che da queste parti collocò il domicilio del conte Dracula e delle sue truci imprese. Insomma, ci siamo (almeno chi scrive lo ha fatto) guardati attorno con una certa circospezione, non solo per gli strapiombi, che abbiamo sfiorato in più di una occasione, ma anche passando giusto davanti al presunto castello del leggendario personaggio e immaginando le sue imprese poco edificanti. Ma il brivido vero, ammettiamolo, ce lo hanno dato, soprattutto, gli assidui frequentatori di questi luoghi che abbiamo incontrato più e più volte: gli orsi, tanti orsi. Che, come noi, amano costeggiare il ciglio della Transfagarasan avvicinandosi alle auto con espressioni dolcissime e, apparentemente, mansuete. Bello rallentare per guardarli da vicino, ancor più bello fotografarli, bellissimo andarsene subito dopo, onde evitare spiacevoli fraintendimenti specialmente con le signore orse che vigilavano sui loro cuccioli.
Un insolito incontro a bordo strada - .
Tornando alla Transfagarsan era il 1969, quando a Nicolae Ceausescu venne l’idea di creare una sorta di corridoio tra i Carpazi per proteggersi da un eventuale attacco dell’allora Unione Sovietica, che l’anno prima aveva invaso la Cecoslovacchia. Così spedì migliaia di soldati (ne morirono moltissimi per le immani fatiche) a scavare queste montagne ma furono necessarie anche sessantamila tonnellate di dinamite per farsi largo e unire la Transilvania alla Valacchia, in un tortuoso percorso che sale fino al lago Balea. La strada venne inaugurata il 20 settembre 1974, anche se i lavori continuarono fino al 1980 e la manutenzione prosegue quasi ogni giorno.
Doveroso annotare sul taccuino delle memorie l’eccellente comportamento della Duster nella sua rinnovata edizione 2024 (è giunta alla terza generazione). La nostra prova di guida, organizzata in una piccola carovana di TCe 130, nell’allestimento “Extreme” a due e a quattro ruote motrici, più una full hybrid 140 automatica è partita dalla diga di Vidraru percorrendo innanzitutto una ventina di chilometri su uno sterrato dove la 130 Tce a trazione anteriore, che ci è stata affidata per la guida, è sembrata in tutto e per tutto, ma in particolare per reattività e aderenza al fondo decisamente ostico, uguale alla versione a quattro ruote motrici, inserita in gamma da Dacia per lo stesso modello. Un traguardo raggiunto sostanzialmente per l’apporto dei sistemi di ausilio alla guida e dell’efficacia delle sospensioni che arrivano, in entrambi i casi, direttamente dall’eredità tecnologia di altre vetture del Gruppo Renault. Sterzo equilibrato e dinamica di guida, unite alla maneggevolezza nell’affrontare le curve e i tornanti, hanno fatto il resto.
La nuova Dacia Duster viene proposta negli allestimenti “Essential”, “Expression”, “Journey” ed “Extreme” a prezzi (al momento in cui scriviamo queste righe) che partono da meno di 20.000 euro e arrivano a 28.000 euro. Oltre alla 130 Tce con tecnologia mild hybrid a 48 V, troviamo in gamma anche la Eco-G 100 con motore a tre cilindri da 1 litro con 100 cavalli a doppia alimentazione benzina/Gpl e la (full) Hybrid 140, che può viaggiare in sola modalità elettrica per una piccola manciata di chilometri. Quanto alla versione a trazione integrale della 130 Tce, merita attenzione il prezioso dispositivo per il controllo della velocità in discesa sia il “Terrain Control” con ben cinque opzioni di guida: “Eco”, “Auto”, “Neve”, “Fango/Sabbia” e “Off-Road”.