IMAGOECONOMICA
L'industria non registrava una caduta della produzione così significativa su base annua (-7,2% ad aprile) da luglio 2020 quando la flessione era stata dell'8,3%.
A livello mensile il calo dell'1,9% ad aprile è il più elevato da settembre 2022 (-2,2%).
Produzione industriale in caduta libera ad aprile: l'Istat registra una flessione record del 7,2% su base annua. Per trovare dati peggiori bisogna tornare a luglio 2020, in piena pandemia. Gli unici settori prduttivi in crescita la farmaceutica e la fabbricazione di mezzi di trasporto.
Per il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, l'Italia risente delle difficoltà Ue. "Conosciamo il nostro sistema produttivo e siamo consapevoli che quando la Germania è in difficoltà, poi queste difficoltà si ripercuotono su tutta la filiera produttiva, e noi siamo un grande paese esportatore in Germania e nelle grandi economie europee, con cui la nostra economia e' integrata", ha osservato il ministro.
Il quadro, sottolinea l'Istat, è negativo anche sugli ultimi tre mesi. "Pure in termini tendenziali, al netto degli effetti di calendario - rileva l'istituto di statistica - si osserva una caduta marcata". A livello settoriale è molto ampia la flessione per l'energia e i beni intermedi, mentre risulta contenuto il calo per i beni strumentali.
IL REPORT DI ISTAT
Gli unici settori di attività economica in crescita tendenziale sono la fabbricazione di mezzi di trasporto (+5,7%), la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+2,1%) e la produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+0,6%).
Le flessioni più ampie si registrano nell'industria del legno, della carta e della stampa (-17,2%), nella fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (-13,6%) e nella fabbricazione di prodotti chimici e nella metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (-10,9% per entrambi i settori).