martedì 6 dicembre 2022
Dal pastificio all’interno del carcere minorile di Roma alla cooperativa che distribuisce pasti nel Veneto e dà lavoro a 50 persone con disabilità: crescono le buone pratiche
Una mensa scolastica

Una mensa scolastica - Archivio

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La cooperativa “Riesco”, la cooperativa sociale “Gusto libero”, la gelateria “Cris Cream” e l’impresa sociale “Ipacs”: quattro realtà imprenditoriali legate alla diversità e all’inclusione. Quattro buone pratiche realizzate grazie all’intervento di Invitalia. “Riesco”, per esempio, è nata nel 2005 grazie alla spinta di alcune cooperative sociali di Padova, Vicenza e Venezia interessate a offrire ai propri ospiti – persone con disabilità – un servizio di ristorazione di qualità, con un menù ricercato e vario. Negli anni è cresciuta, con le competenze di cuochi, dietiste, tecnologi alimentari. Oggi serve un centinaio di aziende pubbliche e private in tutto il Veneto ed è riuscita a includere 50 persone con disabilità. “Gusto libero” è un pastificio e punto vendita realizzato all’interno del carcere minorile di Roma “Casal del marmo” che consente ai minori reclusi e anche a coloro che hanno concluso il periodo di detenzione, di seguire un percorso di reinserimento lavorativo qualificato e professionalizzante.

L’Agenzia per lo sviluppo del ministero dell’Economia, infatti, è già da diversi anni impegnata a promuovere la cultura della diversità e dell’inclusione, sia al suo interno come organizzazione, sia all’esterno con il sostegno alle imprese che puntano su questi valori o ne fanno un obiettivo perseguibile. Sostenibilità, tutela della diversità e inclusione sono le direttrici attraverso cui Invitalia opera, non solo nelle politiche di gestione del personale, ma anche nella realizzazione delle attività. L’obiettivo è far riflettere sulla valorizzazione delle differenze, promuovendo un dibattito trasversale sull’inclusione; riconoscere l’importanza della cultura della diversità come fondante per ogni azienda che punti alla crescita e all’innovazione; favorire più in generale la diffusione, nel mondo imprenditoriale italiano, di questi valori come base di una società civile e moderna. Anche per diffondere questi temi, il Gruppo Invitalia partecipa alla terza edizione di 4weeks4inclusion, la grande maratona della durata di quattro settimane nata per diffondere e valorizzare la cultura dell’inclusione e della diversità. Con questo appuntamento, l’Agenzia contribuisce al dibattito sul valore della diversità e dell’inclusione durante il più grande evento interaziendale dedicato al tema, che dal 14 novembre fino al 6 dicembre 2022 vede coinvolte oltre 250 aziende a confronto con i rappresentanti di istituzioni, business community e associazioni sindacali. Con il webinar “Il Gruppo Invitalia, la forza dell’inclusione per lo sviluppo”, l’Agenzia racconta - anche con l’aiuto dei rappresentanti delle quattro realtà citate sopra - come si può fare impresa proprio grazie all’inclusione sociale, economica e digitale. E come si può sostenere la crescita in settori strategici per l’economia nazionale, favorendo lo sviluppo economico e sociale del Paese. Un percorso alla scoperta delle forme di inclusione che creano valore per le imprese e per le persone che ci lavorano e di come quest’impegno si traduce in comportamenti concreti sui territori.

Un esempio concreto arriva dal programma ACCEDER-E Inclusione, Formazione, Lavoro - avviato a ottobre - che ha l’obiettivo di favorire l’accesso al mercato del lavoro dei soggetti più vulnerabili e a rischio di marginalità, tra cui i membri delle popolazioni rom, sinti e caminanti. Il programma, finanziato dal Pon Inclusione 2014-2020, è promosso dall’Unar-Ufficio nazionale anti-discriminazioni razziali del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri ed è gestito proprio da Invitalia. In particolare, ACCEDER-E mira a fornire ai destinatari finali (persone a rischio di discriminazione ed esclusione sociale) un bagaglio di conoscenze e competenze professionali fondamentali per favorirne l’integrazione attiva nelle comunità territoriali e nel mercato del lavoro, avvalendosi del coinvolgimento del mondo associazionistico e del Terzo settore nonché di quello imprenditoriale.

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