Leandro
Patria del cioccolato, culla del Barocco e sfondo mozzafiato delle puntate del famoso Commissario Montalbano. Sono questi i tratti più identificativi di Modica (RG), città del sud-est siciliano dichiarata patrimonio Unesco. A questo valori, però, se n’è aggiunto un altro molto ambizioso: quello di diventare un punto di riferimento per la formazione a livello internazionale. La Sicilia è la culla della civiltà occidentale, frutto del crocevia di culture ed etnie diverse che si sono succedute nel corso di secoli. Dalla Magna Grecia alle cattedrali arabo-normanne, i fasti del passato hanno lasciato per troppo tempo spazio ad una situazione complicata nell’isola, resa evidente dall’alto tasso di migrazione dei giovani per studiare nelle strutture del nord del Paese e all’estero.
Ma l’ambizione di Icotea supera i confini nazionali, puntando alla concreta internazionalizzazione della Sicilia: la realtà formativa vuole infatti attrarre gli studenti provenienti da ogni parte del mondo a Modica, permettendogli di vivere un’esperienza di formazione di alto livello in un contesto ricco di arte, storia e cultura all’insegna dello “Slow Study”, offrendo un contesto più salubre e con meno occasioni di distrazione rispetto alle grandi metropoli. La prima iniziativa in questo senso è stata già avviata: si tratta del progetto “Marco Polo-Turandot”, scambio formativo con le università cinesi. I benefici di un polo universitario così fortemente radicato nel territorio si diffondono a cascata su tutto il tessuto imprenditoriale della Regione, che può così contare su giovani professionisti: “Icotea è un progetto che nasce per dare nuove speranze alla Sicilia e all’intero Sud, permettendo a tanti giovani di rimanere nella propria terra e formarsi in modo adeguato per un mercato del lavoro sempre più competitivo – afferma il Presidente e Fondatore di Icotea Tommaso Barone, originario proprio di Modica e per questo spinto dall’obiettivo di migliorare le condizioni della propria terra – Ci poniamo anche un obiettivo ancora più ambizioso, ossia l’internazionalizzazione della Sicilia. Siamo pronti ad accogliere studenti internazionali, dalla Cina agli Stati Uniti, per far conoscere le eccellenze della nostra città e proporre un modo alternativo e meno frenetico di studio”.
Il progetto di Icotea parte da lontano, nel 1998: nasce come Istituto di consulenza tecnica alle aziende offrendo corsi di sicurezza sul lavoro poi, progressivamente, inizia ad espandersi estendendo l’offerta didattica e portando la formazione online, rendendola fruibile a tutti: non solo opportunità per studenti con corsi certificati di laurea in mediazione linguistica e master che spaziano dalle materie umanistiche al marketing alla giurisprudenza, ma anche diplomi di specializzazione e corsi di aggiornamento per albi professionali e docenti scolastici. Un totale di 346 corsi e 59 aree tematiche che contano 61 accreditamenti ministeriali, il numero più elevato per un istituto di formazione: oltre al MIUR, certificano la qualità della didattica il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il Ministero della Giustizia, il Coni e i più importanti Ordini Professionali. Il sito web e la sezione e-learning sono inoltre fruibili per i non vedenti. “Nel corso del tempo siamo riusciti a costruire un’offerta formativa multidisciplinare e certificata, ponendo da sempre attenzione alle opportunità didattiche che offrono i nuovi strumenti digitali. Infatti, già dal 2013 utilizziamo il metodo del blended learning, che affianca il sistema tradizionale di insegnamento in aula con attività di e-learning”, conclude Barone.