«La digital revolution sta profondamente cambiando il mondo lavorativo e richiede nuovi modelli di leadership e nuove competenze». Lo ha detto l'amministratore delegato di Ey Italia, Donato Iacovone,
intervenendo al meeting dei giovani di Confindustria. Iacovone ha sottolineato che «il 65% dei bambini che iniziano ad andare a scuola in questi anni, quando termineranno il ciclo di studi faranno un lavoro che ora non esiste». Entro il 2020 spariranno 7,1 milioni di posti di lavoro nel mondo e ne verranno creati due milioni, il che «significa una perdita netta di 5,1 milioni di posti. Figure - ha aggiunto - che si dovranno
riposizionare in un sistema 4.0 anche grazie alla formazione». I posti in crescita riguardano informatica, ingegneria, area finanziaria.
Le imprese italiane, ha poi ricordato, «stanno affrontando un importante processo di trasformazione e innovando alcuni aspetti chiave della loro esistenza attraverso l`utilizzo delle tecnologie abilitanti. Questo è sicuramente uno dei fattori che alimenta la timida, ma costante crescita del Pil. L`uso avanzato di big data e analytic consente alle imprese di ottenere una conoscenza del cliente finale molto approfondita e di offrire la customer experience immediata e multicanale che oggi si attende. I canali digitali in particolare stanno contribuendo fortemente alla crescita commerciale delle imprese. Il recupero della produttività è forse la sfida più importante per le aziende italiane, specie nel manifatturiero».
Lo ha detto l'amministratore delegato di Ey Italia, Donato Iacovone. Entro il 2020 verranno creati due milioni di posti: in crescita informatica, ingegneria, area finanziaria
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