giovedì 20 giugno 2024
Per Ferrovie dello Stato si tratta della più grande operazione finanziaria mai portata a termine
Gruppo Fs sigla linea di credito da 3,5 miliardi
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Nuova linea di credito committed e revolving, da 3,5 miliardi e durata triennale, con un gruppo di nove banche ed istituzioni finanziarie. E’ quella stipulata da Ferrovie dello Stato e rappresenta la più grande operazione finanziaria di sempre di Ferrovie dello Stato Italiane. Ne ha dato notizia il gruppo con una nota che spiega che il prestito è stato strutturato come un prodotto “Sustainability Linked”, che significa che il tasso d’interesse ed altri costi dipenderanno dal raggiungimento di obiettivi specifici legati alla sostenibilità. Tra gli obiettivi figurano il rispetto della tassonomia dell’Unione Europea per gli investimenti, l’efficienza energetica e l’aumento della percentuale di donne nell’organico aziendale. L’intesa, come si diceva, è stata raggiunta con “un sindacato” di nove istituti finanziari di primo piano, tra i quali Banca Popolare di Sondrio, Bnl-Bnp Paribas, Bper, CaixaBank, Cassa depositi e prestiti, Crédit Agricole Cib, Ing, Intesa Sanpaolo – Divisione Imi/Cib e Unicredit. La selezione è avvenuta dopo una gara tra le banche volta a garantire la migliore soluzione di liquidità per Ferrovie dello Stato Italiane entro il primo semestre del 2024. L’operazione è stata guidata da Bnp Paribas, Bper, CaixaBank, Cdp, Crédit Agricole Cib, Intesa Sanpaolo – Divisione Imi/Cib e Unicredit come “underwriters & mandated lead arrangers”. Banca Popolare di Sondrio e Ing hanno agito come “co-lead managers”, mentre Intesa Sanpaolo ha svolto il ruolo di “Banca Agente”. Inoltre, Bnp Paribas, Crédit Agricole Cib, Intesa Sanpaolo – Divisione Imi/Cib e Unicredit hanno collaborato come “Sustainability Coordinators”, enfatizzando l’impegno di Ferrovie dello Stato Italiane verso la sostenibilità.

Infatti il Gruppo punta a raggiungere la neutralità carbonica entro il 2040, anticipando di 10 anni gli obiettivi europei che prevedono il target di zero emissioni al 2050. Il Gruppo ha deciso di conformarsi agli standard richiesti da Science Based Targets initiative (SBTi), l’iniziativa di Carbon Disclosure Project, Global Compact Onu, World Resources Institute e World Wide Fund for Nature che spinge il settore privato ad abbattere le emissioni per contenere il riscaldamento globale entro 1,5 °C. Nel luglio 2022 il Gruppo aveva firmato la lettera d’impegno e nel gennaio 2024 è riuscito a ottenere la validazione dei target di decarbonizzazione.

FS vuole infatti essere al centro di un sistema di mobilità che offra soluzioni di trasporto collettivo e intermodale in grado di ridurre le emissioni a beneficio dell’ambiente, della salute e della qualità della vita. Le azioni per ricoprire questo ruolo si muovono nel perimetro tracciato dal Green Deal europeo e dall’Agenda Onu 2030 per lo sviluppo sostenibile.

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