Dopo 80.000 chilometri e quattro continenti attraversati, riprende il suggestivo giro intorno al mondo alla guida di una Ford Model T di una coppia di olandesi. L'impresa, organizzata per fini benefici, è partita nel 2012. I protagonisti sono i coniugi Dirk e Trudy Regter, a bordo di una vettura dell'Ovale del 1915, da loro acquistata nel 1997. L'iniziativa punta a raccogliere fondi per l'agenzia no-profit SOS Children's Villages International che si occupa di organizzare programmi di sostentamento e di educazione per i bambini nati nei Paesi poveri.
Dopo lo stop di un anno, dovuto a un brutto incidente avvenuto in Belgio nel 2014, in cui la mitica vettura era stata quasi distrutta ma da cui i Regter erano usciti quasi illesi, ora l'avventura ricomincia, con il supporto mediatico di Ford. Ormai in pensione, Dirk e Trudy hanno in programma per quest'anno e per il 2017 di macinare strada in Nuova Zelanda, Australia, Indonesia, superando la catena dell'Himalaya per poi toccare Cina e Mongolia, prima di fare ritorno in Olanda, attraversando l'Europa Centrale. Il via del loro viaggio era avvenuto in Olanda, a Edam, nell'estate di quattro anni fa. Prima impresa attraversare l'Europa e raggiungere dopo 22.000 km e 180 giorni di viaggio la punta meridionale dell'Africa, a Cape Town.
Nel 2013 i due indomiti automobilisti hanno invece spedito la loro vettura in Canada. Da qui, sempre in sei mesi, hanno attraversato il Nord America: 22 stati per 28.000 km. Nel 2014 è stata la volta del Sud America, per altri 26.000 km. Poi, appunto, al rientro in Europa, il brutto incidente autostradale che sembrava avere compromesso il tour. Dopo lo stop del 2015, necessario per rimettere in ordine la vettura, ora l'avventura ricomincia.
''Tin lizzie'', questo il nome che hanno dato alla loro auto, nonostante i suoi 101 anni d'età si è rivelata un'instancabile viaggiatrice. Prodotta in 15 milioni di esemplari tra il 1908 e il 1927, la Ford T fu assemblata oltre che negli Stati Uniti anche in Danimarca, Germania, Irlanda, Regno Unito e Spagna, diventando, di fatto, la prima auto globale della storia. Spinta da un motore a benzina di 3.0 litri, quella dei Regter è completamente originale in tutti i dettagli, a parte gli pneumatici, che sono stati montati di dimensioni più larghe sia per una questione di comfort sia di tenuta di strada.
Incidente a parte, nei primi tre anni di viaggio non sono mancati i guasti e le riparazioni volanti. Sottolinea Davis Regter: «In Africa una delle ruote anteriori non ha retto alle sollecitazioni ma siamo riusciti ad aggiustarla facendola saldare da un fabbro». Per tutti gli altri interventi, spesso ci ha pensato lo stesso Dirk che spiega: «Me la cavo più che bene con gli attrezzi, e per andare molto lontano basta qualche cacciavite, un martello, del nastro adesivo americano, qualche cinghia e delle fascette da elettricista». Alcuni dei momenti più emozionanti delle loro tappe passate sono visionabili su YouTube, all'indirizzo https://youtu.be/hhwVjJvEjAs.