EY (Ernst & Young) - società di revisione, assistenza fiscale e legale - entro luglio 2018 inserirà 850 neolaureati in materie economiche e discipline di area "Stem" (Science, technology, engineering and mathematics), e 600 con esperienza in ambiti digital come la cybersecurity. Sono numerose le iniziative lanciate da EY a sostegno delle proprie persone a cominciare dalle madri professioniste e dai giovani talenti. Ad aprile, per esempio, è partito a Milano un progetto pilota di lavoro agile che coinvolge 400 persone, che verrà esteso a tutti i dipendenti nei prossimi mesi.
«La promozione di forme di lavoro agile che permettono di lavorare conciliando la vita professionale a quella personale, l'impegno nel sociale e l'attenzione all'ambiente fanno di EY un modello da imitare - spiega Valeria Pardossi, Med Hr Director di EY -. Ogni anno assumiamo 1.500 persone, di cui quasi la metà a Milano. Nel mese di marzo abbiamo iniziato anche un progetto di alternanza scuola-lavoro, ospitando in totale 100 ragazzi, provenienti da licei milanesi, che per dieci giorni hanno l’opportunità di dialogare e imparare dai nostri giovani. L’obiettivo dell’esperimento è avvicinare il mondo del lavoro agli studenti, in particolare su temi e materie Stem».
A dicembre 2016 è stato realizzato il progetto Mamme @EY con l’obiettivo di bilanciare le esigenze delle mamme che lavorano, migliorare ulteriormente la conciliazione vita familiare e lavorativa e supportarle anche economicamente nei primi mesi di vita del bambino. All’interno del programma è previsto anche un rimborso per asilo o baby sitter fino ai 18 mesi di vita del bambino.
Dai risultati della Survey di Universum del 2016, EY è stata riconosciuta come l’azienda più meritocratica d’Italia, ciò anche a testimonianza del fatto che il vero valore aggiunto sono le persone. Questo spiega la "valanga" di curricula che arriva alla società di revisione, assistenza fiscale e legale.
«Ce ne arrivano oltre 5mila l'anno - conferma Pardossi -. Rispondiamo a tutti. Poi procediamo a una prima selezione. Per noi non conta solo il voto di laurea, ma anche l'esperienza extrascolastica, la passione, la capacità di voler imparare e la flessibilità. Invitiamo i candidati a partecipare a un gioco digitale. In seguito proponiamo altri due test. Dopo queste prove li convochiamo a trascorrere una giornata con noi. A gruppi di una decina di persone proponiamo la discussione su progetti reali con la presenza di due osservatori e un mentoring. Una volta individuati i talenti avviene il colloquio e la proposta di uno stage che si può trasformare in un contratto di apprendistato e in seguito a tempo indeterminato. Oltre al sito, utilizziamo i social per attrarre i candidati maggiormente in linea con le nostre esigenze. Sono previste anche campagne su Facebook per attrarre i talenti sulla base dei loro interessi».
Le persone che entrano in EY con un contratto di apprendistato partecipano al master in Business Advisory. Questo percorso prevede più di 300 ore di formazione sulla economia digitale.
«La responsabilità che sentiamo nei confronti dei nostri giovani professionisti - continua la manager - ci ha spinti cinque anni fa ad avviare la Fondazione EY Italia Onlus, con l’obiettivo di sviluppare progetti a sostegno di giovani in situazioni di disagio. La nostra Fondazione collabora con le realtà più significative del Terzo settore in tutto il territorio nazionale. A Milano, sono diverse le collaborazioni avviate con Comunità Nuova e don Gino Rigoldi e con Fondazione Rava e Cometa».