giovedì 28 dicembre 2017
Le mamme e i papà potranno rientrare in azienda in maniera graduale, con un minimo di mezza giornata di presenza. Così da conciliare al meglio i tempi della famiglia e quelli del lavoro
Cattolica Assicurazioni lancia il congedo parentale a ore
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Nuovo accordo sindacale alla Cattolica Assicurazioni per la conciliazione tra prestazioni lavorative ed esigenze personali e familiari. Si tratta del "congedo parentale ad ore" che permette alle mamme di riprendere l’attività in azienda con gradualità dopo la gravidanza, organizzando in modo più efficace e sostenibile il ritorno professionale. Ciò che riguarda anche i papà.

La novità è che la cosiddetta "maternità facoltativa", pari a sei mesi consecutivi o a 180 giorni frazionati nel corso dei primi sei anni di vita del bambino, che scattano una volta utilizzata quella "obbligatoria", potrà essere usata anche a ore e non più a giorni, evitando la riduzione dello stipendio e sostenendo quindi il reddito familiare. Con il nuovo sistema le mamme o i papà potranno, già dal quarto mese del bambino, rientrare al lavoro con un minimo di mezza giornata di presenza, pur rimanendo assunti con un contratto full time.

Negli ultimi cinque anni, si sono registrate mediamente nel gruppo 50 nascite l’anno. Quello sottoscritto dalle parti alla Cattolica è una delle forme più avanzate di welfare aziendale. La nuova intesa segue i due precedenti accordi siglati ni mesi scorsi: il "Welfare 2017" che prevede un bonus a rimborso delle spese scolastiche, culturali e socio-assistenziali sostenute dai collaboratori, e lo "Smart Working" che offre la possibilità, in alcuni giorni della settimana, di lavorare fuori dagli spazi dell’ufficio.

Welfaremeet.it, il portale di Confindustria Vicenza per la strutturazione di piani di welfare aziendale, ha intanto certificato che la prima scelta fra gli 8 mila lavoratori delle aziende associate rimane quella dei buoni benzina con il 28,8% delle preferenze (+0,4% rispetto a giugno 2017). Prendono quota, poi, i buoni alimentari, che oggi rappresentano ben il 18,5% del valore dei benefit scelti dai lavoratori delle aziende aderenti a Welfaremeet. «Sono benefit riguardanti spese ricorrenti e di utilizzo immediato, non sorprende che rappresentino quasi la metà delle scelte dei lavoratori - afferma Carlo Frighetto, responsabile dell’Area Lavoro, previdenza ed education di Confindustria Vicenza - tanto più che, grazie alla nuova legislazione e agli sgravi, questi buoni vanno fondamentalmente ad alzare il potere d’acquisto di chi li utilizza».

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