sabato 18 febbraio 2023
I dati del centro studi degli industriali ipotizzano per il 2023 una crescita del Pil dello 0,6%: bene industria e servizi, in calo le costruzioni
Recessione evitata, l'Italia è resiliente
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L'economia italiana è "resiliente", procede meglio delle attese e si avvia ad evitare la recessione anche all'inizio del 2023. La fotografia scattata da Confindustria nella Congiuntura flash di febbraio è positiva.

Il Centro Studi degli industriali sottolinea "l'ottima tenuta" dell'economia nel 2022 con l'industria che migliora, con l'eccezione del settore delle costruzioni che subirà un ulteriore calo per via del blocco delle cessione dei crediti e dello sconto in fattura. In crescita anche i servizi. Tutto lascia ipotizzare che "il Paese eviterà del tutto la 'correzione al ribasso' dei livelli di attività, almeno in aggregato" sottolinea Confindustria. La crescita italiana è quindi decisamente "migliore delle attese" anche se è prevista in calo rispetto al +3,9% dello scorso anno (per due terzi 'gonfiato' dal trascinamento dal 2021) "a un valore molto piu' basso nel 2023".

Nelle previsioni dei principali istituti, osserva Confindustria, "pur con delle differenze tra stime poco sopra o sotto lo 0,6%, c'è una generalizzata e importante revisione al rialzo rispetto alle stime post-estate 2022, quando ci si aspettava una stagnazione o una moderata recessione, a causa del caro-energia. La variazione acquisita del Pil per il 2023, quindi, è risultata di +0,4% e non intorno allo zero come si pensava qualche mese fa. Già questo fattore 'aritmetico' motiva una decisa revisione al rialzo della crescita annua del 2023".

La discesa dei prezzi del gas e, in generale, dei prezzi dell'energia, sta favorendo una frenata dell'inflazione anche se la dinamica al netto di energia e alimentari è in salita. E ciò lascia intravedere la fine del rialzo dei tassi entro il 2023. Tengono i consumi ma la spesa delle famiglie è prudente. "Le vendite al dettaglio (di beni) fiacche nel quarto trimestre 2022 (+0,4% in valore, -1,8% in volume) - osserva ancora Confindustria - confermano decisioni di consumo prudenti per l'alta inflazione; la spesa delle famiglie si è spostata ancor più verso i discount. Cresce invece la spesa per servizi (indice Icc)". L'industria italiana mostra segnali di miglioramento con la produzione che ha registrato un rimbalzo a dicembre (+1,6%), dopo tre mesi di calo. Secondo il Centro Studi degli industriali, nelle costruzioni"la fase di debolezza è destinata a proseguire" mentre i servizi sono "in crescita". Bene il comparto del turismo con valori vicini al 2019 (appena -0,4% come spesa dei viaggiatori stranieri). L'export infine tiene ma e' "in frenata".

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