giovedì 15 febbraio 2018
Il settore - che conta 1,3 milioni di occupati tra diretti e indotto - è l'unico in Italia a non mostrare segnali di ripresa
Le dieci proposte per il rilancio dell'immobiliare
COMMENTA E CONDIVIDI

Il settore immobiliare - che conta 1,3 milioni di occupati tra diretti e indotto - è l'unico in Italia a non mostrare segnali di ripresa. Lo ha fatto rilevare il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, presentando il «manifesto per il rilancio del settore immobiliare» firmato da 12 associazioni impegnate delle diverse realtà costruttive e gestionali del real estate. Un documento con dieci proposte messe a punto in vista del voto 4 marzo dove al primo posto figura la riduzione del carico fiscale. «La componente patrimoniale - ha segnalato Spaziani Testa - è quella che è stata maggiormente colpita negli ultimi anni a partire dalla manovra del 2011: oggi Imu-Tasi rispetto all'Ici del 2011 è superiore di dieci miliardi di euro, è salita dai nove miliardi del 2011 ai 21 attuali, passando per i 25 degli anni scorsi». Il manifesto lancia, in particolare, l'idea di «una cabina di regia all'interno del governo per lo sviluppo immobiliare, la casa, l'edilizia», mentre attualmente le competenze sono frammentate tra diversi ministeri.

Tra le altre proposte anche le misure di stimolo e di sostegno alla rigenerazione urbana e lo sviluppo del turismo attraverso la proprietà immobiliare privata. Un chiaro riferimento al recupero dei borghi (da utilizzare come albergo diffuso) che altrimenti non avrebbero futuro. Oltre alla valorizzazione delle dimore storiche e dell'utilizzo delle case come bed & breakfast.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: