
Palazzo Carciotti sulle Rive a Trieste - Daniele Portanome / Generali
Passato e futuro si intrecciano a Trieste in quello che sarà l’Agora AgorAi Innovation Hub che troverà spazio all’interno di un simbolo del neoclassicismo triestino, nonché prima sede storica del gruppo assicurativo Generali che, qui, nacque nel 1831. Si tratta di palazzo Carciotti, posizionato sulle Rive: agli inizi del XIX secolo fu pensato, costruito e realizzato da un precorritore dei suoi tempi, un commerciante di stoffe provenienti dalla Grecia, di nome Demetrio Carciotti che affidò all’architetto Matteo Pertsch la sua idea di concepire già allora uno spazio polifunzionale, "una grandiosa fabbrica senza risparmio di spese" per accogliere, oltre all’abitazione del proprietario anche magazzini, stalle e rimesse, anche da affittare. Quei 14mila quadrati della casa-fondaco decorata con statue, scultore e affreschi, realizzata in pietra di Istria, ritorneranno nel prossimo futuro a rappresentare lo spirito innovatore della città, trasformandosi in un centro di eccellenza sullo sviluppo dell’intelligenza artificiale in Italia. Un polo di ricerca applicata dedicato alla nuova tecnologia di frontiera e al suo impatto economico, sociale, lavorativo ed etico sulle nostre vite.
«AgorAi nasce dalla volontà di un ampio ecosistema di partner pubblici e privati di respiro internazionale di mettere insieme le rispettive competenze per orientare lo sviluppo tecnologico al servizio dell'uomo e delle comunità, formare talenti innovativi e promuovere conoscenza» ha spiegato Philippe Donnet, group CEO di Generali.
«Come Generali, siamo particolarmente orgogliosi non solo di aver cosi promosso la creazione di questo centro, ma anche di poterlo ospitare nel rinnovato Palazzo Carciotti, luogo di fondazione e prima sede della nostra società, che di recente abbiamo acquistato».
Secondo uno studio commissionato da Google, condotto da Implement Consulting Group, l’adozione su larga scala dell'IA generativa potrebbe incrementare il Prodotto Interno Lordo (PIL) dell'Italia di 150-170 miliardi di euro all'anno nei prossimi dieci anni, portando a una crescita complessiva dell’8%. Per poter competere a livello internazionale, in questo settore cruciale, dove l’Italia è ancora indietro c’è bisogno, però, di grandi investimenti, come quello fatto dal gruppo assicurativo Generali. Ma non basta, bisogna mescolare le competenze, ragionare in modo trasversale, sviluppare assieme processi per innovare e per arrivare ad esempi di «collaborazione virtuosa tra pubblico, privato e mondo accademico» come ha ricordato anche il governatore regionale, Massimiliano Fedriga. In Agora AgorAi Innovation Hub, Generali ha assunto questo ruolo di aggregatore, ma si avvarrà di partner di livello come Google Cloud, Deloitte, Fincantieri, illycaffè, Goldman Sachs; coinvolte anche le realtà universitarie e gli atenei di ricerca del Friuli Venezia Giulia.

La facciata di palazzo Carciotti, acquistato dal gruppo Generali a febbraio 2025 - Daniele Portanome / Generali
A oggi, l’ecosistema prevede la costituzione di una Fondazione, che si occuperà principalmente di ricerca di base, e di una società per azioni denominata AgorAi Innovation Hub, che si dedicherà alla ricerca applicata attraverso l’implementazione di casi studio in vari settori, con lo sviluppo di soluzioni innovative che sfruttino avanzati algoritmi di IA e le potenzialità dei big data. Sulla base di queste soluzioni, l’hub promuoverà il supporto e lo sviluppo di startup, l’attrazione di talenti e la promozione di una cultura digitale, valorizzando le eccellenze del territorio in un contesto internazionale. Verrà sviluppata l’Open academy, un centro per la formazione e la divulgazione, basato sulle competenze del network degli enti accademici e delle scuole di formazione aziendali della città.