mercoledì 4 novembre 2020
L'enorme richiesta ha bruciato subito i 215 milioni di euro stanziati. Migliaia le persone rimaste senza. Il Ministero: "stanzieremo altro denaro". Ma l'operazione è stata gestita molto male
Bonus biciclette, fondi già esauriti in 24 ore
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Sono stati bruciati in appena 24 ore i 215 milioni di euro messi a disposizione dal Ministero dell'Ambiente per offrire un buono per acquisti futuri o rimborsare il 60% della spesa (con un massimo di 500 euro) chi dal 4 maggio scorso ha acquistato biciclette normali o elettriche, monopattini e altri mezzi di mobilità "dolce". Già da questa mattina il sito dedicato dove avviare la complicata procedura avvisava del raggiungimento del tetto previsto. Gli ultimi dati ufficiali diffusi dal dicastero dell'Ambiente, relativi alle 19.30 di martedì sera, parlavano di poco più di 113 mila procedure andate a buon fine, con circa 68 mila rimborsi e quasi 36 mila voucher staccati. Ma risultavano ancora 690 mila persone in "coda", con 83 milioni di euro assegnati a fronte dei 215 disponibili. I numeri di questa mattina dicono di un totale sopra i 590 mila utenti registrati, con 257.949 buoni emessi (di cui 1.800 già validati) e 300.776 rimborsi richiesti. Sono migliaia comunque gli aventi diritto che non sono riusciti ad ottenere il buono o il rimborso dopo una lunga attesa sul portale che ieri lo aveva mandato in tilt in seguito ad un forte numero di richieste giunte in contemporanea.

Proprio a loro si rivolge il messaggio apparso sul sito del Ministero, che sembra promettere nuovi fondi nel breve periodo: "Il ministero dell'Ambiente è impegnato nel reperire ulteriori risorse da appostare per l'annualità 2020 del Programma sperimentale buono mobilità", si legge. "Pertanto, chi ha effettuato acquisti di beni e servizi incentivati dal Programma tra il 4 maggio e il 2 novembre 2020 e non ha ottenuto il rimborso per mancanza di risorse, è invitato a conservare i relativi documenti contabili".

Il meccanismo ha comunque messo a nudo punti deboli su tutta la filiera: per come è stato congegnato il bonus (si sono accumulate richieste quando era stato deciso da mesi), per come è stato gestito dal punto di vista informatico l'afflusso che si sapeva essere massiccio e per come i provider di identificazione Spid sono andati in difficoltà a gestire la loro parte. Il sottosgretario Roberto Morassut è intervenuto oggi parlando invece di un "grande successo", "grande risposta" e "grande apprezzamento" da parte dell'utenza per l'iniziativa del governo, tanto da andare "oltre ogni aspettativa generando anche qualche problema tecnico per la connessione di rete. Problemi già in via di superamento da parte di Poste Italiane. Entro gennaio, con ulteriori fondi già previsti, saranno soddisfatte tutte le richieste". Se anche fosse, e visto il precedente è lecito dubitarne, sarebbero passati più di otto mesi da quando il bonus è stato promesso e approvato.

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