I ragazzi di SciaAbile con i maestri della scuola sci di Sauze d'Oulx
«Se miglioriamo come individui, miglioriamo di certo anche come manager... ». È una risposta senza domanda quella da cui parte un’intervista atipica al presidente e amministratore delegato di BMW Italia, Massimiliano Di Silvestre. Atipica perché raccolta a 2.170 metri d’altezza, sulla neve di Sauze D’Oulx, per parlare di automobili senza nemmeno un’automobile nei paraggi, ma con tanta vita intorno. Quella che regala l’esperienza di SciAbile, il progetto di inclusione sociale che da 17 anni la filiale italiana del marchio tedesco finanzia per consentire a tanti ragazzi affetti da disabilità anche gravi di imparare a sciare o comunque scendere sulle piste della via Lattea con il supporto dei maestri della scuola di sci locale.
Quella sulla neve, con Alex Zanardi testimonial appassionato e sempre presente, è solo una delle iniziative di BMW Italia, che senza alcun clamore mediatico investe quasi 2 milioni di euro ogni anno nella responsabilità sociale d’impresa e nelle attività della piattaforma SpecialMente che ha raggiunto dal 2001 a oggi 1 milione di persone. Perché, come spiega Di Silvestre, «crediamo nella magia pura di questi progetti: fatti concreti, determinati dalla voglia di regalare un sorriso quando e dove c’è poco da ridere». Anche per queste scelte, oltre che per il prestigio delle vetture che costruisce, il marchio tedesco è al terzo posto nella classifica italiana della reputazione 2019 che valuta il gradimento delle aziende. «Il successo – continua l’ad di BMW Italia – non è più definito come in passato solo dai risultati finanziari o dalla leadership di mercato, ma dalla passione e dalla voglia di influenzare il business: al di là delle splendide sensazioni che come individui ci regalano queste iniziative, crediamo davvero che sia giusto restituire al pubblico una parte del consenso che ci attribuisce acquistando le nostre vetture».
E qui si apre un mondo molto meno emozionante di quello regalato da SciAbile, perché fatto delle cifre e delle prospettive difficili del mercato della mobilità, in piena fase di transizione. «L’approccio alla elettrificazione per fortuna non ci ha sorpresi: BMW è partita prima degli altri marchi, creando da tempo una cultura delle alimentazioni alternative e abituando la sua clientela. Il nostro Gruppo nel 2019 ha immatricolato in Italia quasi 3.800 vetture elettrificate, con un +60% rispetto all'anno precedente, un record. E sta lanciando ora la prima Mini 100% elettrica. Quello della sostenibilità è un preciso impegno da parte nostra, anche perché siamo prima di tutto e storicamente una fabbrica di motori». Quello che manca però è un approccio sistematico ed equilibrato al cambiamento radicale che è appena stato avviato. Da parte delle istituzioni, e anche delle stesse associazioni di categoria, incapaci di un’azione comune: «Disinformazione e approssimazione sono componenti drammatici in questa fase. Quando Roma ad esempio vieta la circolazione alle auto Euro6 diesel ritenendole erroneamente più inquinanti di altri veicoli a benzina più obsoleti – continua Di Silvestre – lancia un messaggio sbagliato al pubblico, che disorienta e allarma. Lo sforzo di tutti dovrebbe essere invece teso a rinnovare il parco auto italiano per contenere le emissioni: noi come costruttori siamo pronti, ma ci aspettiamo il senso di responsabilità nelle scelte del governo e delle amministrazioni locali».
BMW intanto continua ad investire su tutte le alimentazioni, idrogeno compreso: «L’ibrido al momento è la soluzione perfetta perché accontenta un mix di clientela urbana e extraurbana. È una tecnologia che si sta affinando sempre di più: la nostra X5 Plug-In Hybrid ha un’autonomia di 90 km in solo elettrico, che significa per la media degli spostamenti attuali poter utilizzare l’auto a zero emissioni per alcuni giorni consecutivi senza ricaricare. Ma offrire contemporaneamente ogni tipo di scelta è la chiave della nuova mobilità: a fine anno debutterà la X3 elettrica, primo esempio di un modello a quel punto acquistabile con propulsione mild, full o plug-in hybrid, benzina e diesel».