Attiva solo da pochi giorni, Human Mobility è una nuova app per cellulari smartphone che permette di ridurre il rischio di contagio da Covid-19 sui posti di lavoro e, soprattutto, nel pieno rispetto della privacy dei lavoratori. Da utilizzare con i sistemi Android e iOs la app (disponibile in 8 diverse lingue), una volta attivata dall’azienda e installata dai singoli lavoratori, consiste in una serie di algoritmi capaci di mappare gli ambienti e di elaborare una molteplicità di segnali da insiemi di terminali. Il risultato è appunto uno strumento di verifica, in modo anonimo, della distanza interpersonale e degli eventuali assembramenti negli spazi lavorativi di un’azienda: ai possessori messaggi sonori e testuali notificano l’avvenuta mancanza di rispetto delle distanze di sicurezza. Inoltre fornisce agli operatori sanitari i dati di supporto utili a ricomporre eventuali catene di contagio e può “dialogare” con la app Immuni.
Human Mobility è una creazione di Be, gruppo quotato al segmento Star, che ha creato un cento di eccellenza dedicato alle soluzioni a supporto della mobilità dell’uomo. Obiettivo è non solo quello di dare uno strumento d’impatto per il ritorno alla normalità, ma disegnare un intero ecosistema di servizi pensati per facilitare la vita e gli spostamenti delle persone in azienda. Nata da un’idea di Luca Mastrostefano, Stefano Quintarelli e Marco Locatelli la società, “Human Mobility Srl” vedrà la partecipazione del gruppo Be al 51% del capitale. Luca Mastrostefano è un ingegnere informatico di 29 anni, inventore di uno dei primi protocolli basati su Bluetooth per la notifica dell'esposizione a possibili contagi per l'emergenza Covid-19. E guida un team globale di 35 persone che collabora con alcune università americane.