Un incubatore di start up innovative immerso nel verde, tra piazze botaniche, spazi aperti e attrezzature comuni. Non è la Silicon Valley, ma San Cipriano d’Aversa, paese del Casertano ad alta densità criminale. Nato dalla confisca di un lotto di 10mila metri quadri con tre grandi ville appartenute a boss della camorra, l’incubatore è uno dei progetti sviluppati nell’ambito del laboratorio specializzato nella rigenerazione di beni sottratti alle mafie “Agrorinasce-Nib” della Scuola di Architettura Strategica di Salerno “NewItalianBlood”. Insieme ad altri due progetti di recupero, concentrati su aree agricole e paesaggistiche di Santa Maria La Fossa e Villa Literno, il lavoro verrà presentato oggi alle 14.30 a Roma, in occasione della Biennale dello Spazio Pubblico presso la Facoltà di Architettura di Roma Tre (ex mattatoio).
«I beni confiscati richiedono progetti di architettura strategica e di partecipazione - spiega il direttore della Scuola di Architettura Nib, Luigi Centola -. Spazi, edifici e terreni sottratti alla criminalità necessitano di strategie e destinazioni d’uso innovative che possano generare economia sociale e lavoro e, infine, di progetti-manifesto in grado di coinvolgere emotivamente e far partecipare i giovani e le comunità alla vita degli edifici e degli spazi pubblici».
I progetti di rigenerazione sono stati realizzati nell’ambito della terza edizione del master in Architettura|Ambiente promosso da Nib e coordinato da Centola&Associati, che ogni anno mette a
disposizione per architetti, paesaggisti, pianificatori, ingegneri e designer under 35 di tutta Italia borse di studio destinate alla frequenza dei corsi e degli stage. Giunto alla quarta edizione, quest’anno saranno messe a disposizione 60mila euro ai migliori progettisti. Oltre al master in Architettura|Ambiente, il 2017 vedrà anche la prima edizione dell’innovativo master in Progettazione|Ricerca. Entrambi i master sono inoltre progettati e organizzati per essere oggetto di borse di studio del programma "Torno Subito" promosso dalla Regione Lazio. Il network Nib può fornire contatti con oltre 100 studi di Architettura, Engineering e Imprese con sede a Roma.
A introdurre la presentazione dei tre progetti di recupero realizzati dai partecipanti al Master-Lab “Agrorinasce-NIB” sarà il progetto-manifesto rappresentato da un “Mosaico Vegetale”, ovvero una fattoria didattica “aperta” che verrà realizzata entro il 2018 a Santa Maria La Fossa su una masseria confiscata a Francesco Schiavone “Cicciariello”, cugino omonimo di “Sandokan”. La fattoria ha uno scheletro a forma di capanna, memoria astratta delle masserie storiche, le cui travi diventano supporto per un sistema di
coltivazione verticale. La struttura “aperta” ospita 2.700 vasetti in bioplastica, uno per ogni cittadino. La comunità è così chiamata a partecipare attivamente al sostegno del programma di recupero del bene.
Coordinati da una “faculty” composta dai più innovativi progettisti italiani, i giovani professionisti della Scuola di Architettura Strategica Nib, hanno riconvertito ville e terreni dei boss in oasi naturalistiche, parchi per biomasse e incubatori di imprese. I progetti, per cui è già stato realizzato uno studio di fattibilità economica e sui quali Agrorinasce, insieme alle rispettive amministrazioni comunali, si impegna a trovare copertura finanziaria, dimostrano come sia possibile tradurre idee in progetti concreti per riattivare spazi pubblici e attrattori economici in aree complesse.
Per San Cipriano è stata sviluppata l'idea-progetto di un incubatore di imprese e start up innovative con spazi verdi, servizi e attrezzature comuni. Per Santa Maria La Fossa si è suggerito un percorso-passeggiata che dalla briglia del Volturno arriva sino all’argine naturale del fiume attraversando un terreno destinato alla produzione di biomasse. Per l’area umida di Villa Literno, infine, si è proposto di organizzare una serie di sistemazioni paesaggistiche utili a proteggere l’avifauna e realizzare servizi minimi di accoglienza e
osservazione per i visitatori con percorsi, pedonali e ciclabili nascosti tra la vegetazione.
Il Laboratorio “Agrorinasce-Nib” nasce dalla cooperazione tecnico-scientifica siglata nel 2015 da Nib con l’Agenzia per l’innovazione, lo sviluppo e la sicurezza del territorio “Agrorinasce”, da 20 anni promotore della legalità e della valorizzazione dei beni confiscati alla camorra nei comuni di San Cipriano d'Aversa, Casal di Principe, Casapesenna, S. Marcellino, S. Maria La Fossa e Villa Literno. Con un centinaio di progetti banditi e realizzati, Agrorinasce rappresenta un unicum in Italia e in Europa per il riuso di beni confiscati. La collaborazione con Nib arricchisce questa esperienza con il potere iconico dell’architettura.
«I progetti di valorizzazione sviluppati dal Laboratorio - dichiara l’amministratore delegato di Agrorinasce, Giovanni Allucci - sono sempre più volti a creare nuova occupazione e lavoro, secondo un’economia sana, sociale e produttiva. Insieme ai Comuni di San Cipriano d’Aversa, Santa Maria La Fossa e Villa Literno svilupperemo le progettazioni, individuando, in tempi brevi, le più appropriate fonti di finanziamento disponibili per restituire alla collettività i tre preziosi beni confiscati».