Non è un paese ad alta velocità l'Italia che sconta anzi un'arretratezza sul fronte del trasporto su ferro, in particolare nelle regioni del Sud. La rete ferroviaria nazionale dotata di binario per l'alta velocità costituisce solo il 6% della lunghezza complessiva dei binari e interessa solo sei Regioni italiane su venti. Il dato emerge dalla pubblicazione dell'Istat 'Noi Italia' e prende in considerazione la situazione alla fine del 2021: l'Emilia-Romagna si colloca al primo posto con il 24% dei suoi binari dedicati alla linea di alta velocità.
Le linee ferroviarie italiane in esercizio, gestite da Rfi, si estendono per 16.762 chilometri (28,4 km ogni 100 mila abitanti). Rispetto all'anno precedente, c'è stato un incremento della rete in termini di chilometri di 53 km circa, da ascriversi all'acquisizione, da parte di Rfi, di una linea regionale in concessione alla Regione Umbria. L'intera rete ferroviaria della Sardegna e della Valle d'Aosta è a binario non elettrificato.
Nonostante il permanere (soprattutto nella prima metà dell'anno) di alcune limitazioni agli spostamenti, i passeggeri che hanno viaggiato in treno nel 2021 sono stati quasi 492 milioni, con un incremento rispetto al 2020 del 26,1%. Analogamente, il trasporto interno di merci su ferro è cresciuto, attestandosi intorno ai 38 milioni di tonnellate (+19,1%, rispetto al 2020) e sviluppando un traffico di circa 13 milioni di tonnellate-chilometro (+20,5%, rispetto al 2020).
La rete ferroviaria italiana è pari a 28,4 km ogni centomila abitanti, con una densità simile nel Centro-Nord e nel Mezzogiorno dove, però, circa il 42% delle linee non è elettrificato. Nel confronto europeo, la dotazione ferroviaria italiana è al di sotto della media Ue (44,9 km); la differenza è più contenuta rispetto alla sola rete a binario doppio elettrificato: 12,9 km ogni centomila abitanti in Italia, a fronte di una media Ue di 15,9 Km.