mercoledì 14 agosto 2024
Solennità dell’Assunta al Santuario delle Grazie di Curtatone (Mantova). Sul sagrato 135 artisti si cimentano col poema di Dante. E il vescovo Busca guida un pellegrinaggio di barche sul Mincio
Un’artista madonnara al lavoro sul sagrato del Santuario delle Grazie di Curtatone (Mantova), in occasione dell’Incontro nazionale qui ospitato dal 1973 nell’ambito della Fiera delle Grazie che accompagna la festa dell’Assunta

Un’artista madonnara al lavoro sul sagrato del Santuario delle Grazie di Curtatone (Mantova), in occasione dell’Incontro nazionale qui ospitato dal 1973 nell’ambito della Fiera delle Grazie che accompagna la festa dell’Assunta - foto Comune di Curtatone

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La Divina Commedia affidata al talento ispirato di 135 madonnari. E la Mater Gratiae portata in processione sulle acque del Mincio. Ecco cosa attende i pellegrini e i devoti che si recheranno a Grazie di Curtatone, vicino a Mantova, per la solennità dell’Assunta. Epicentro di questa festa che intreccia arte di strada e pietà popolare è il Santuario della Beata Vergine Maria delle Grazie, la cui fabbrica venne avviata nel 1399 per concludersi nel 1406. Sorto come ex voto per la cessazione della peste che aveva aggredito la terra mantovana, c’è chi lo conosce per il coccodrillo imbalsamato che pende dalla volta della navata; chi per i tesori d’arte ivi custoditi, come il mausoleo di Baldassarre Castiglione eretto su disegno di Giulio Romano; chi per l’impalcatura lignea che dall’inizio del ’500 riveste le pareti e ospita, nelle nicchie, statue di cartapesta, cera e legno e numerosi ex voto, saggio della massa di doni votivi affluiti nei secoli.

Alla radice e al cuore di tutto: l’affidarsi a Maria per scoprire, in Gesù, il volto della misericordia del Padre. Una scoperta che si rinnova nella festa dell’Assunta – nella quale si ricorda la dedicazione del Santuario, avvenuta il 15 agosto 1406 – e nelle iniziative proposte per l’occasione. Come l’Incontro nazionale dei madonnari, organizzato dal Comune di Curtatone e giunto alla 50ª edizione, che vedrà partecipare 135 artisti, quaranta dei quali provenienti dall’estero. E come la processione in barca con l’icona della Vergine delle Grazie, guidata dal vescovo di Mantova Marco Busca, novità di questo 2024.

Madonnari all'opera sul sagrato del Santuario della Beata Vergine delle Grazie di Curtatone (Mantova), in occasione del loro Incontro nazionale giunto, nel 2024, alla cinquantesima edizione

Madonnari all'opera sul sagrato del Santuario della Beata Vergine delle Grazie di Curtatone (Mantova), in occasione del loro Incontro nazionale giunto, nel 2024, alla cinquantesima edizione - foto Comune di Curtatone

È la Divina Commedia il tema dato quest’anno a quello che è considerato il principale evento internazionale dell’arte madonnara – e che si svolge nell’ambito dell’antica Fiera delle Grazie, che nel 2025 festeggerà il sesto centenario. Dal mattino di mercoledì 14 al tramonto di giovedì 15 agosto questi artisti del gessetto si metteranno all’opera, sul sagrato del Santuario, sotto lo sguardo di visitatori e devoti. Il sagrato verrà diviso in tre settori – corrispondenti alle tre cantiche: Inferno, Purgatorio, Paradiso – che il pubblico potrà visitare aiutato da un totem interattivo con la mappa del percorso suggerito e un Qr code per godere delle opere, ciascuna con i versi della Divina Commedia che la ispirano.

Il progetto alla sorgente di questa iniziativa ha il patrocinio del Ministero della Cultura ed è stato sviluppato in collaborazione con la Società Dante Alighieri. Fra i partner istituzionali, al fianco degli enti locali, il Parlamento Europeo. Per la prima volta il concorso di Curtatone si fa in tre: per ogni cantica una diversa giuria decreterà i vincitori delle tre categorie – madonnari semplici, madonnari qualificati, maestri madonnari. A presiedere le tre giurie è stato chiamato Kurt Wenner, maestro madonnaro e street artist fra i maggiori al mondo.

La navata del Santuario della Beata Vergine delle Grazie, gremita di devoti e di pellegrini

La navata del Santuario della Beata Vergine delle Grazie, gremita di devoti e di pellegrini - foto Comune di Curtatone

Il pellegrinaggio fluviale si terrà la sera di giovedì 15 agosto. E sarà il culmine di una giornata di celebrazioni, nel corso della quale sarà sempre possibile confessarsi. Sei le Messe al Santuario: alle 6,30 (Messa dell’aurora), alle 8, alle 9,30 (a presiederla, il vescovo Busca), alle 11, alle 17,30 e alle 19. Infine la processione. Appuntamento alle 20,30 a Rivalta sul Mincio. Sulla sponda del fiume il vescovo guiderà un momento di preghiera. Quindi il via alla processione con l’icona mariana portata sulla barca – e i fedeli che hanno un natante, invitati a unirsi al corteo col vescovo e i sacerdoti. Intorno alle 21,30 si giungerà a Grazie, alla Riva della Madonna, per un secondo momento di preghiera e la benedizione impartita dal vescovo.

Il rettore del Santuario: la pietà popolare? È ancora viva, rievangelizziamola

«Queste mura sono intrise di preghiere e di suppliche. C’è una forte energia spirituale che emana da qui. E chi arriva la percepisce. Qui vieni per affidarti a Maria, per incontrare il suo sguardo amorevole. L’icona della Mater Gratiae è una “Madonna della tenerezza”, la Vergine e il Figlio ritratti guancia a guancia. E Maria fa davvero da tramite con Gesù, da mediatrice della grazia, qui dove tutto parla di grazie, fin dalla fondazione di questo Santuario sorto per ringraziare per la cessazione della peste. Maria s’impegna ad assecondare i desideri dei suoi figli spirituali. E la devozione a Maria ci guida a Gesù, affinché Lo accogliamo nella Parola e nell’Eucaristia. E ci apriamo alla misericordia del Padre, qui dove trovi sempre qualcuno per confessarti». Don Giovanni Lucchi dal 2010 è il rettore del Santuario della Beata Vergine delle Grazie di Curtatone. Vi presta servizio con altri due sacerdoti presenti a tempo pieno (più un prete giovane nominato dal vescovo di Mantova, Marco Busca, per il Giubileo). E conosce bene devoti e pellegrini, «mantovani, in maggioranza, ma che arrivano anche da altre diocesi del Nord Italia». E che diventano folla in particolare «all’Assunta, quando festeggiamo la dedicazione del Santuario. Sì, qui vediamo come la pietà popolare è ancora viva. In passato è stata un po’ accantonata, invece per molte persone è importante, ci sono elementi che vanno recuperati e rievangelizzati».

Il Santuario delle Grazie sorge a poca distanza dal fiume Mincio, lungo le cui acque il vescovo di Mantova Marco Busca, la sera della festa dell'Assunta, porterà in processione l'icona della 'Mater Gratiae'

Il Santuario delle Grazie sorge a poca distanza dal fiume Mincio, lungo le cui acque il vescovo di Mantova Marco Busca, la sera della festa dell'Assunta, porterà in processione l'icona della "Mater Gratiae" - foto Comune di Curtatone

Ecco: chi sono i devoti e i pellegrini della Mater Gratiae – che per la prima volta, sottolinea il rettore, verrà onorata con un pellegrinaggio fluviale lungo il Mincio? «Persone in ricerca, anzitutto. E numerosi sono i giovani – risponde don Lucchi –. Persone che cercano la pace interiore, cercano Dio e la sua tenerezza. Poi: persone nella prova e nella sofferenza, che chiedono una grazia, per una malattia propria o di un familiare, o mossi dal desiderio di maternità o paternità, o da un matrimonio in crisi, o dalla perdita del lavoro. Qui – dove opera uno degli esorcisti diocesani – si viene anche per incontrare la misericordia di Dio, confessare i peccati, intraprendere un cammino di conversione, anche con l’accompagnamento di un sacerdote. E si viene a ringraziare: ed è fonte di stupore crescente, la creatività degli ex voto. Anche fra i madonnari c’è chi viene per un voto, per una richiesta di grazia», testimonia il rettore. Che benedirà i maestri del gessetto la mattina di mercoledì 14 agosto «per affidare al Signore, fin dall’inizio, la loro opera. Anche il vescovo si recherà a salutarli sul sagrato, dopo la Messa delle 9,30 il giorno dell’Assunta. E fra i premi assegnati c’è anche quello del Santuario, segno della presenza della Chiesa diocesana all’Incontro del madonnari e dell’attenzione alla loro arte e alla loro vita».

Il presidente del Centro Madonnari: così vogliamo dare futuro a questa arte

«Nel 1973, quando si tenne la prima edizione dell’incontro-concorso di Curtatone, i madonnari facevano vita itinerante e vivevano della loro arte praticata fra strade e piazze, raccogliendo con fatica l’obolo dei passanti, non sempre benevoli con loro. Molti venivano dall’Italia Meridionale. Oggi quel mondo è quasi scomparso. Pochissimi si dedicano interamente all’arte madonnara e ne traggono sostentamento. La gran parte la pratica come attività collaterale a quella principale. Molti sono spinti, oltre che dal fascino esercitato da questa arte, dal desiderio di crescere nell’abilità tecnica e nella qualità espressiva, affrontando opere sempre più complesse – come la rappresentazione di gruppi di figure. Ma c’è anche chi è spinto da un sentimento interiore, da una motivazione spirituale, da una religiosità, che vedo in particolare fra le donne e trova espressione nelle loro opere. D’altronde: il madonnaro – così prevede il nostro concorso – realizza immagini di tema sacro. E lavora a terra, inginocchiato. Come pregasse». Parola di Carlo Beduschi, presidente del Centro Italiano Madonnari (Cim) di Curtatone (Mantova).

Un mondo che conosce bene. Anche se, lui, in realtà non è un madonnaro. «Ero un funzionario dell’Enel, e oggi sono vicino agli 84 anni. Ma sono stato sindaco di Curtatone, poi ho avuto altre esperienze politico-amministrative, e dentro questo cammino ha preso vita la mia passione per i madonnari e la loro arte». Una passione contagiosa: «quante personalità della cultura e dell’informazione sono rimaste affascinate dal mondo dei madonnari, come Enzo Tortora che fin dall’inizio e per anni è venuto in visita, in occasione del concorso...».

Un madonnaro all’opera sul sagrato del Santuario della Beata Vergine delle Grazie di Curtatone (Mantova). All’edizione 2024 dell'Incontro nazionale partecipano 135 artisti di strada, 40 dei quali provenienti dall’estero. Il tema: la Divina Commedia

Un madonnaro all’opera sul sagrato del Santuario della Beata Vergine delle Grazie di Curtatone (Mantova). All’edizione 2024 dell'Incontro nazionale partecipano 135 artisti di strada, 40 dei quali provenienti dall’estero. Il tema: la Divina Commedia - foto Comune di Curtatone

A questa arte Curtatone ha dato casa con il concorso avviato nel 1973, con il museo fondato nel 1996 («quando ero sindaco», ricorda Beduschi) e con una scuola (ferma ormai da anni «e che chiederò sia rilanciata con forza»). La sfida? Tramandare e dare futuro a un’arte «capace di stupire, emozionare, far riflettere, tutto a partire da quell’umile strumento che è il gessetto, e che genera opere uniche ma effimere, e che la prima pioggia o il primo temporale cancelleranno». E poi: aiutare questo mondo in radicale trasformazione a fare rete. Come attesta la dimensione sempre più internazionale dell’incontro di Curtatone. Che ha segnato una svolta, sottolinea con orgoglio il presidente del Cim. «In passato i madonnari lavoravano da soli, sulla piazza. Malvisti e maltrattati, talvolta. Il nostro incontro li ha “convocati”, li ha chiamati a lavorare insieme, li ha valorizzati e fatti riconoscere come artisti da parte del pubblico. È straordinario vederli operare, sul sagrato del Santuario, nella notte fra il 14 e il 15 agosto – in realtà si inizia al mattino, ma il caldo può essere insostenibile – in dialogo fra loro e con la gente che gremisce la piazza e li guarda lavorare, con ammirazione». Come tornerà ad accadere con il 50° Incontro nazionale.

L'incontro-concorso di Curtatone (Mantova) richiama artisti di strada da tutta Italia e da diversi Paesi del mondo

L'incontro-concorso di Curtatone (Mantova) richiama artisti di strada da tutta Italia e da diversi Paesi del mondo - foto Comune di Curtatone


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