sabato 31 agosto 2024
Il documento approvato dall’assemblea all’unanimità. Il delegato speciale del Papa: abbiamo assistito all'azione dello Spirito Santo tra noi
L'arcivescovo Santoro

L'arcivescovo Santoro - Siciliani

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«Annunciate a tutti i popoli le meraviglie del Signore». Monsignor Filippo Santoro, arcivescovo emerito di Taranto e delegato speciale del Papa per la revisione dello Statuto dei Memores Domini, cita il Salmo 95 ed è davvero meravigliato e felice. L’assemblea generale straordinaria dei Memores svoltasi a Castione della Presolana dal 24 al 30 luglio scorso «è stata una di queste meraviglie del Signore. Un dono dello Spirito tra i delegati riuniti per approvare il nuovo Statuto. Insieme al direttivo e ai membri eletti avevamo con assiduità preparato l’assemblea, ma quanto è accaduto ha superato ogni nostro sforzo e anche tutte le buone intenzioni che potevamo mettere nella realizzazione di questo evento» racconta ad Avvenire. Tanto entusiasmo ha un solido motivo. Il nuovo Statuto dei Memores è stato approvato all’unanimità. «Tutti hanno avuto modo di esprimersi ripetutamente valutando lo statuto articolo per articolo, ma ciò che è accaduto è stato più grande di ogni aspettativa. Siamo stati di fronte a una irruzione dello Spirito che ha portato a un consenso non diplomatico, ma qualcosa che era il rendersi conto e accogliere un evento di più grande che stava accadendo sotto i nostri occhi. Il cuore del carisma di don Giussani si è manifestato come un fatto che ci precede, ci raggiunge e che crea una unità fedele alla Chiesa e niente affatto diplomatica o scontata» racconta. È stata accolta quindi «una Presenza più grande che andava oltre le opinioni differenti che ci potevano essere. Non è stata la soluzione di contrapposizioni dialettiche ma l’accoglienza di un di più che abbiamo ricevuto dalla sapienza e dalla paternità, di un Altro» è la sintesi che ne fa Santoro.

Ringrazia il cardinale gesuita Gianfranco Ghirlanda, consigliere pontificio del delegato speciale per assunti canonici. Il Papa l’8 settembre 2021 ha nominato l’arcivescovo Santoro per «promuovere l’unità tra i Memores Domini e la custodia del carisma» come recita il decreto di nomina. In questa direzione, commenta ora l’arcivescovo emerito, «ci ha condotto lo Spirito del Signore che si è reso presente al di là delle nostre capacità e dei nostri buoni desideri. Questo è un dono straordinario da guardare e da chiedere continuamente nell’ulteriore cammino che siamo chiamati a compiere». Ciò che è avvenuto.

Quindi rievoca lo svolgimento dell’assemblea: «Siamo partiti invocando la presenza dello Spirito e richiamando la responsabilità personale di ciascuno dei presenti. Nella meditazione iniziale dell’Assemblea avevo letto il testo biblico in cui Mosè convoca 70 anziani nella tenda del comando per renderli partecipi del dono dello Spirito e della profezia. Accade che due uomini che erano stati invitati, ma non erano andati nella tenda con Mosè, si sono messi a profetizzare non nella tenda, ma nell’accampamento. Allora Giosuè dice a Mosè: “impediscili”, ma Mosè risponde: “Sei tu geloso per me? Fossero tutti profeti nel popolo del Signore e volesse il Signore porre su di loro il suo spirito!” (Numeri 11, 25-29). E poi ho ricordato quanto Pietro dice il giorno di Pentecoste: “Questi uomini non sono ubriachi, come voi supponete, sono infatti le nove del mattino; accade invece quello che fu detto per mezzo del profeta Gioele: avverrà: negli ultimi giorni - dice Dio - su tutti effonderò il mio Spirito; i vostri figli e le vostre figlie profeteranno, i vostri giovani avranno visioni e i vostri anziani faranno sogni” (At 2,14-18). Anche nell’Assemblea generale questo è accaduto e abbiamo riconosciuto, accolto e seguito l’azione dello Spirito Santo. Esattamente quello che don Giussani ci ha insegnato nella semplice preghiera “Veni Sancte Spiritus, veni per Mariam”», conclude Santoro.

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