mercoledì 5 aprile 2023
«Amén. Francisco responde», un documentario di 83 minuti diretto dagli spagnoli Jordi Évole e Màrius Sánchez, è uscito sulla piattaforma streaming Disney+
Il Papa in dialogo con i giovani: gli abusi? Non consentirò mai la prescrizione

«Amén. Francisco responde», un documentario di 83 minuti diretto dagli spagnoli Jordi Évole e Màrius Sánchez, è uscito ieri sulla piattaforma streaming Disney+.

Il lungometraggio è stato girato a giugno del 2022 in un edificio del quartiere Pigneto a Roma, con il Papa che ha risposto alle domande ai giovani di lingua spagnola provenienti da Spagna, Senegal, Argentina, Stati Uniti, Perú, Colombia.

Numerosi i temi trattati. Sull’aborto ribadisce una domanda che ripete spesso: «È lecito eliminare una vita umana per risolvere il problema? O se io ricorro a un medico, è lecito assoldare un sicario perché elimini una vita umana per risolvere un problema?».

Sulle persone che si autodefiniscono “non binarie”: «Ogni persona è figlia di Dio, ogni persona. Dio non rifiuta nessuno, Dio è padre. E io non ho diritto a cacciare nessuno dalla Chiesa. Non solo, il mio dovere è di accogliere sempre. La Chiesa non può chiudere la porta a nessuno. A nessun».

E riguardo a quanti, con la Bibbia come riferimento, promuovono discorsi di odio e giustificano l’esclusione dalla comunità ecclesiale del cosiddetto movimento LGBT: «Queste persone sono infiltrati che approfittano della Chiesa per le loro passioni personali, per la loro ristrettezza personale. È una delle corruzioni della Chiesa». Quello che risponde, con un sorriso, ad un’organizzazione sociale che gli chiede un aiuto economico: «Tu chiedi, dico loro, che tanto qui dentro rubano tutti! Perciò so dove si può rubare e ti mando i soldi. Con questo voglio dire che quando vedo che bisogna aiutare qualcuno, allora sì che vado e chiedo all’incaricato degli aiuti».

Sugli abusi clericali nei confronti dei minori ribadisce quello che si sta facendo per combatterli, perché, almeno nella Chiesa, questi casi di abuso sui minori «non cadano in prescrizione». E «se con gli anni cadono in prescrizione, io tolgo automaticamente tale prescrizione». Perché «non voglio che questo cada mai in prescrizione».

Sulla pornografia: chi ne è «dipendente» è «come se fosse dipendente da una droga che lo mantiene a un livello che non lo lascia crescere». Sulla sessualità: «Il sesso è una delle cose belle che Dio ha dato alla persona umana. Esprimersi sessualmente è una ricchezza. Allora tutto ciò che sminuisce la reale espressione sessuale sminuisce anche te, e impoverisce questa ricchezza in te. Il sesso ha una sua dinamica, ha una sua ragion d’essere. L’espressione dell’amore è probabilmente il punto centrale dell’attività sessuale. Allora tutto ciò che te lo trascina da un’altra parte e che te lo toglie da quella direzione ti sminuisce l’attività sessuale». Sulla riforma della Chiesa poi il Papa rimarca che «deve iniziare dal di dentro, e la Chiesa deve sempre essere riformata, sempre, perché man mano che le culture progrediscono, le esigenze cambiano».

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