sabato 9 febbraio 2013
«Forse per prima volta nella storia della cultura occidentale - ha aggiunto il porporato - i fondamentali dell'umano, alfabeto dell'umano, le categorie fondative non sono più chiare per tutti».​​​​  Così il cardinale Bagnasco al convegno "Chiesa e democrazia, il dibattito suo principi indisponibili in Italia e in Europa".
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"Se la Chiesa continua ad insistere sui principi indisponibili è perché l'economia non strumentalizzi l'uomo, perché l'uomo sia prima e al di sopra dell'economia, perché siamo convinti che una certa visione che vorrebbe annullare, ridefinire i principi indisponibili o i valori fondamentali dell'umano sia dovuta a interessi molto economici". Così il cardinale Bagnasco, presidente della Cei e arcivescovo di Genova, nel suo intervento al convegno "Chiesa e democrazia, il dibattito suo principi indisponibili in Italia e in Europa" organizzato dall'Unione Giuristi Cattolici e dal Forum ligure delle Associazioni familiari. "Forse per prima volta nella storia della cultura occidentale - ha aggiunto il porporato - i fondamentali dell'umano, alfabeto dell'umano, le categorie fondative non sono più chiare per tutti e tutto sembra che debba esere ridefinito. Sembra che si debbano ridefinire gli elementi fondamentali dell'alfabeto umano, la grammatica. Come a dire: siamo tornati all'asilo. Questo è un dato di fatto - ha proseguito il presidente della Cei - ed è una sitauzione nuova, in cui la Chiesa cattolica, le confessioni cristiane si trovano un po' impreparate. Fino a ieri queste realtà fondamentali - la vita, la famiglia, il matrimonio, la coppia, la morte, l'amore e la libertà - erano sostanzialmente appartenenti, con lo stesso significato, al patrimonio generale del sentire comune. Oggi questo è cambiato. La difficoltà, la sfida, entusiasmante e impegnativa, del mondo cristiano, anche della Chiesa cattolica, è quella di imparare ad argomentare ciò che fino a ieri era evidenza, di dimostrare le evidenze, cosa che - ha concluso il cardinale Bagnasco - è tutt'altro che facile".Il convegno si è svolto presso la sala del consiglio della Provincia di Genova. Oltre al presidente della Cei c'erano come relatori Francesco d’Agostino, docente di filosofia del diritto all’Università Tor Vergata di Roma ed editorialista di Avvenire, presidente centrale dell’Ugci, e Massimo Franco, editorialista e notista politico del Corriere della Sera. I moderatori dell’incontro, Enrico Bet e Anna Maria Panfili, rispettivamente presidente dell’Ugci genovese e del Forum Ligure delle Associazioni Familiari, hanno sottolineato che obiettivo del convegno è portare all’attenzione del dibattito sociale, culturale e politico temi “cruciali per un avvenire autenticamente giusto e solidale, in cui il bene comune torni ad essere il paradigma di coloro che si impegnano per la cosa pubblica”.​​​
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