C’è tutta la creatività e la perizia della grande tradizione artigiana italiana nella realizzazione degli arredi liturgici che saranno utilizzati durante la messa con il Santo Padre al VII Incontro mondiale delle famiglie. Sessanta imprese aderenti a Confartigianato (da Milano alla Brianza, dal Lazio alla Lombardia, da Bolzano alla Valle d’Aosta) hanno infatti donato tutte le 2000 pissidi e i 200 calici che serviranno per la celebrazione liturgica e la distribuzione della Comunione ai fedeli. Sabato scorso il cardinale Angelo Scola, arcivescovo di Milano, ha accolto gli artigiani e le loro famiglie per benedire le opere donate in vista della celebrazione del 3 giugno. I vertici dell’associazione erano accanto agli imprenditori ai quali sono state consegnate le pergamene di riconoscimento dalle mani di monsignor Erminio De Scalzi, presidente della Fondazione Milano famiglie 2012 organizzatrice dell’evento.
Dal distretto brianzolo del legno-arredo proviene tra l’altro la cattedra dove siederà il Santo Padre durante la celebrazione e le quattro poltrone cardinalizie poste ai suoi lati. Accanto a pissidi e calici produzione seriale (con basi personalizzate di vari materiali da una quarantine di imprese) sono stati realizzati anche circa 20 pissidi e 20 calici secondo libero progetto grazie al concorso di artigianato d’arte “Sign2012” promosso da Confartigianato.
La produzione dei vasi sacri per l’Incontro mondiale assume anche un valore sociale. Infatti i calici in metallo e legno sono stati realizzati nei laboratori della cooperativa artigiana del Carcere di Bollate. Anche i ragazzi delle scuole medie della Brianza parteciperanno all’evento insieme a Confartigianato assemblando gran parte dei pezzi nella mattinata del 24 maggio in un evento «misto di tecnica, passione e creatività».
«Perché Confartigianato ha deciso di donare queste opere? Semplice - spiega il presidente regionale lombardo di Confartigianato Giorgio Merletti -: fra i valori si cui si fonda la nostra associazione ci sono certamente quelli della persona e della famiglia, valori fortemente intrecciati e convergenti con quelli che stanno alla base di Family 2012; per questo abbiamo contribuito con alcuni oggetti che esprimessero l'essenza dell’esperienza artigiana: un saper fare ricco di senso e di creatività». «Lavoro e famiglia - proseguono dall’associazione di categoria - sono, da sempre, due tra i valori portanti di Confartigianato, che hanno accompagnato la nostra storia, rinnovandosi quotidianamente attraverso l'impegno concreto dei nostri imprenditori. Imprenditori e imprenditrici capaci, oggi come ieri, di vivere pienamente anche il loro ruolo di padri e madri, mariti e mogli, figli e figlie, conciliando vissuto lavorativo e familiare e permettendo ai loro collaboratori di fare altrettanto».
Al termine del VII Incontro mondiale delle famiglie, gli oggetti andranno a costituire una collezione itinerante e verranno successivamente donati ai vescovi delle regioni di provenienza per le parrocchie