
Duomo di Milano: l’arcivescovo Mario Delpini battezza una donna durante la celebrazione della Veglia di Pasqua - Fotogramma
Cresce il numero dei catecumeni. Cresce la presenza degli italiani rispetto a chi viene da altri Paesi. E si abbassa l’età media di quanti ricevono, da giovani o da adulti, i sacramenti dell’Iniziazione cristiana. Così è nell’arcidiocesi di Milano, dove dal 2022 i catecumeni risultano essere in aumento. Questo dicono i dati diffusi alla vigilia della veglia di preghiera in Traditione Symboli che si terrà sabato 12 aprile alle 20,45 in Duomo.
Veglia in Duomo con duemila giovani e 89 catecumeni
Alla celebrazione – che sarà presieduta dall’arcivescovo Mario Delpini, affiancato dai vicari episcopali – parteciperanno gli 89 catecumeni che nella prossima Veglia di Pasqua, sabato 19 aprile, riceveranno il Battesimo, la Cresima e per la prima volta l’Eucaristia. Con loro, sabato sera in Cattedrale, sono attesi duemila giovani provenienti da tutta la diocesi. Nel corso della Veglia in Traditione Symboli (diretta su www.chiesadimilano.it e sul canale YouTube della diocesi) l’arcivescovo consegnerà il Credo, simbolo della fede cattolica, sia ai catecumeni sia ai giovani che – accompagnati dai loro educatori – rinnoveranno la propria professione di fede.
Prima della veglia, i catecumeni ambrosiani avranno un’occasione di incontro e dialogo con Delpini a partire dalle 17,45 al Centro pastorale “Cardinal Schuster”. Animeranno la celebrazione in Duomo i cori Shekinah, Elikya, Clu, Coro Interparrocchiale di Milano e altre realtà. E offrirà la sua testimonianza una persona che ha da poco ricevuto il Battesimo.
Volto dell’ambrosiana «Chiesa dalle genti»
Negli 89 catecumeni del 2025 – che giungono ai sacramenti dell’Iniziazione cristiana dopo un cammino di formazione di due anni – si fa incontro il volto dell’ambrosiana Chiesa dalle genti. Gli italiani sono 41, gli europei quattordici (dodici albanesi, una bulgara e una francese), 24 i sudamericani, sette gli africani e tre gli asiatici. Le donne sono 54, gli uomini 35. L’età? Si va dai 16 fino ai 59 anni.
La realtà dei catecumeni mostra da alcuni anni segni di crescita, e non solo a Milano, ricorda una nota della diocesi, ma anche a livello nazionale e in altri Paesi europei. In terra ambrosiana «dal 2022 il numero dei catecumeni è in aumento. Un dato particolarmente significativo riguarda la provenienza di questi nuovi catecumeni: mentre in passato il fenomeno era legato prevalentemente alle migrazioni, oggi è in forte crescita il numero di catecumeni italiani. Anche l’età media – sottolineano da piazza Fontana – si è progressivamente abbassata: un terzo dei catecumeni ha infatti meno di 30 anni». Guardando ai numeri complessivi degli anni scorsi: nel 2023 i catecumeni ambrosiani erano stati 74, e 83 nel 2024.
A livello nazionale: «Nel 2023 – ultimo anno di cui sono disponibili i dati aggregati – si contavano 742 catecumeni, in maggioranza donne, con il 21% di adolescenti tra i 14 e i 18 anni e 347 giovani tra i 19 e i 30. Tuttavia, si stima che il numero reale superi i 1.000–1.100, considerando che solo il 57% delle diocesi italiane ha risposto al rilevamento», secondo i dati del Servizio nazionale del catecumenato rilanciati dalla diocesi. «Uno scenario analogo si osserva anche in altri Paesi europei: in Francia, in particolare, nella notte di Pasqua del 2024 sono stati battezzati 7.135 adulti e oltre 5.000 adolescenti, con una crescita prevista del 30% per il 2025 (fonte: Ufficio nazionale del catecumenato francese)».
Dal Santo: si può diventare cristiani a ogni età
«I catecumeni nella diocesi di Milano sono, ogni anno, tra le 80 e le 90 persone. La tendenza che ci sta sorprendendo è che sono sempre più giovani e, per metà, nati in Italia. I loro cammini di ricerca si avviano in oratorio, all’università o durante i percorsi di preparazione al matrimonio o del catechismo dei propri figli. C’è anche chi inizia a pregare in un momento di dolore e, solo dopo, comprende a chi si sta rivolgendo e percepisce che viene ascoltato da Qualcuno». Così don Matteo Dal Santo, responsabile del Servizio per la Catechesi e della Sezione Catecumenato della diocesi di Milano, fotografa per il Sir (Servizio Informazione Religiosa, l’agenzia della Conferenza episcopale italiana) la situazione di questa realtà in crescita. «È una tendenza che dimostra come sia possibile diventare cristiani a ogni età, ma soprattutto che testimonia che c’è un fermento di vita nella Chiesa, che vi sono persone che cercano, che si pongono domande di senso a partire dalla vita, e che trovano nella fede e nel Vangelo alcune risposte alle loro domande».
«Chi diventa cristiano è anche una provocazione per tutti perché è segno dell’attualità del Vangelo e di una Chiesa che riscopre la gioia di essere cristiani. Le loro testimonianze sono un dono. Per questo – conclude don Dal Santo – abbiamo iniziato a raccoglierne alcune e le abbiamo rese disponibili nel docufilm “Cristiani a ogni età. La scelta della fede” e in una serie di video, visibili su YouTube/chiesadimilano/formazione/Servizio per il Catecumenato».