Tante flebili voci, capaci di diventare un coro assordante a favore della pace, si leveranno domani da ogni parte della penisola e del mondo. L'appello del Papa, rivolto alla Chiesa cattolica ma anche a tutti gli uomini, a prescindere dalla loro fede religiosa, di unirsi in una giornata di digiuno e preghiera per dire "Mai più la guerra!" e perché si eviti l'uso delle armi e si privilegi la via del negoziato ha provocato un'eco grandissima: dalle Americhe alle Filippine, dal Medio Oriente al Nord-Europa, sono tantissime le iniziative che affiancheranno in un grande abbraccio planetario la veglia di preghiera in San Pietro, presieduta da Papa Francesco. L’appuntamento è per domani, sabato 7 settembre dalle 19 alle 23 in piazza San Pietro. L’ingresso, a partire dalle 16,30, sarà aperto a tutti, senza necessità di biglietti di invito. E per le confessioni saranno disposti alcuni confessionali sotto il colonnato e al Braccio di Costantino. L’arrivo del Pontefice sul Sagrato è previsto appunto per le 19. Dopo l’intronizzazione dell’immagine della Salus populi Romani e la recita del Rosario, il Papa terrà una meditazione, quindi seguirà la recita dell’Ufficio delle letture e la benedizione eucaristica.Durante la Veglia saranno lette quattro testi, quattro preghiere per la pace scritte da altrettanti pontefici - PioXII, Giovanni XXIII, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. "Caro Gesù - è la supplica di
Pio XII - anche tu fosti ungiorno bambino come noi e ci hanno detto che amavi di avere i piccoli vicino a te. Così, noi veniamo ora, fanciulli di tutte le Nazioni del mondo, ad offrirti i nostri ringraziamenti e ad elevare a te la nostra preghiera per la pace. Se gli uomini col tuo aiuto si ameranno l'un l'altro, vi sarà vera pace nel mondo e noi bambini potremo vivere senza il timore degli orrori di una nuova guerra".
"Conservaci la tua pace - è la preghiera di Giovanni XXIII - dona a noi la pace! Allontana dal cuore degli uomini ciò che può mettere in pericolo la pace e confermali nella verità, nella giustizia, nell'amore dei fratelli. Illumina i reggitori dei popoli affinché garantiscano e difendano il grande tesoro della pace; accendi le volontà di tutti a superare le barriere che dividono,a rinsaldare i vincoli della mutua carità, a essere pronti a comprendere, a compatire, a perdonare, affinchè nel tuo nome le genti si uniscano e trionfi nei cuori, nelle famiglie, nel mondo la pace, la tua pace". "Signore della pace e della vita - si rivolge nella sua preghiera Giovanni Paolo II - Tu hai progetti di pace e non di afflizione, condanni le guerre e abbatti l'orgoglio dei violenti. Tu hai inviato il tuo Figlio Gesù ad annunziare la pace ai vicini e ai lontani, a riunire gli uomini di ogni razza e di ogni stirpe in una sola famiglia. Ascolta il grido unanime dei tuoi figli, supplica accorata di tutta l'umanità: mai più la guerra, spirale di lutti edi violenza; minaccia per le tue creature in cielo, in terra e in mare".
"Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe - implora Benedetto XVI - ascolta il grido degli afflitti, di chi ha paura, di chi è privo di speranza; manda la tua pace in Terra Santa, nel Medio Oriente, in tutta la famiglia umana. Muovi i cuori di quanti invocano il tuo nome, perchè percorrano umilmente il cammino della giustizia e della compassione".
Oggi il Papa ha lanciato due tweet: nel primo ha scritto che la pace è un bene che supera ogni barriera perché è un bene di tutta l'umanità. Poi ha invitato i giovani a unirsi in preghiera con lui per la pace.
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