martedì 3 settembre 2013
COMMENTA E CONDIVIDI
Numerose associazioni e movimenti hanno accolto l'appello del Papa per la pace in Siria. A partire dalle 19.00 Anche la cittadella internazionale di Loppiano (Firenze) si raccoglie in preghiera in questa giornata invocata da papa Francesco per la pace in Siria e in Medio Oriente. Cittadini, ospiti e quanti lo desiderano si riuniranno presso il Santuario Maria Theotokos in contemporanea con il Santo Padre e i fedeli raccolti in Piazza San Pietro e in tutto il mondo. ​“Le Acli aderiscono con convinzione e consapevoli della gravità estrema della situazione internazionale, alla giornata di digiuno e di preghiera per la pace in Siria, in Medio Oriente, e nel mondo intero, indetta da Papa Francesco”. Lo annuncia Gianni Bottalico, presidente nazionale delle Acli. L'associazione intende "essere un anello di quella catena di impegno per la pace, invocata dal Pontefice". “Adesso tutti a Roma a dare il nostro convinto sostegno, in piazza San Pietro, alla giornata di digiuno e preghiera indetta da Papa Francesco per la pace”: questa l’esortazione, rivolta a tutti i partecipanti, con cui Carlo Costalli​, presidente del Movimento Cristiano Lavoratori (MCL), , ha concluso i lavori della tre giorni MCL a Senigallia.il Consiglio direttivo del Forum delle associazioni familiari, riunito a Loreto, partecipa alla giornata planetaria di preghiera e digiuno per la pace in Siria, in Medio Oriente e nel mondo intero voluta da Papa Francesco. «La pace si impara in primo luogo in famiglia e la famiglia nella sua specifica generatività è naturalmente custode e promotrice di pace» commenta Francesco Belletti, presidente del Forum. «Il nostro pensiero va a tutte quelle famiglie martoriate dalla violenza e dalle bombe in Siria ma anche in tutti i Paesi che vivono situazioni di turbolenza lontani dai riflettori dei media. «La verità» ha concluso Belletti «è che quando c'è più famiglia c'è più pace e che lavorare per la famiglia è anche lavorare per la pace». La Fondazione Giovanni Paolo II per la Gioventù «aderisce con convinzione alla giornata di digiuno e di preghiera per la pace in Siria, in Medio Oriente e nel mondo intero promossa dal Santo Padre per il 7 settembre prossimo, vigilia della ricorrenza della Natività di Maria, Regina della Pace. Per questo, invita i giovani delle GMG ad aderire a questa iniziativa e a farsene promotori nelle loro realtà locali, in modo da realizzare, secondo la volontà di Papa Francesco, una catena di impegno per la pace che unisca tutti gli uomini e le donne di buona volontà, perché “l’umanità ha bisogno di vedere gesti di pace e di sentire parole di speranza e di pace!”. A tutti rivolgiamo anche noi l’appello a fermare la violenza adoperandosi in prima persona e compiendo ogni sforzo ed ogni sacrificio per raggiungere il prezioso obiettivo della pace.Maria Voce, presidente del Movimento dei Focolari, è in questi giorni ad Amman, in Giordania, dove sta incontrando le comunità dei Focolari dei Paesi di Medio Oriente e Nord Africa. Ieri è stata ricevuta da Re Abdullah II di Giordania. Dal Medio Oriente fa sapere che gli aderenti dei Focolari si raccolgono in preghiera quotidiana per la pace alle ore 12, di ogni fuso orario, nei 194 Paesi dove il Movimento è radicato. «Per metterci di fronte a Dio e porci al suo servizio, perché possa usarci come strumenti di pace in tutti i nostri Paesi».  Don Julián Carrón, presidente della Fraternità di Cl, ha dichiarato: «Il Papa si appella all’esigenza di pace che si annida nel cuore di ogni uomo per rivolgere un drammatico richiamo alla pace in Siria, e al tempo stesso offre un criterio per affrontare il conflitto: non è mai l’uso della violenza che porta alla pace, ma l’incontro e il negoziato. Accogliamo questo pressante invito del Papa e sosteniamo il suo grido − “Mai più la guerra!” −, unendoci alla sua preghiera con l’offerta delle nostre giornate, mentre aspettiamo di partecipare alla grande giornata di digiuno e di preghiera convocata per sabato 7 settembre».Anche il Rinnovamento nello Spirito Santo aderisce all’appello di Papa Francesco. Il presidente nazionale, Salvatore Martinez, esprime  la partecipazione all’iniziativa indetta dal Santo Padre: "Con Papa Francesco – ha dichiarato Martinez – sabato 7 settembre, anche noi vogliamo costruire un grande “muro di fuoco, un muro d’amore” (Santa Caterina), una grande muraglia di preghiera costruita dalle pietre vive degli oranti, degli uomini e delle donne di preghiera".La Fondazione Migrantes desidera accogliere ed estendere l’invito di papa Francesco, riconoscendo il valore ‘politico’ della preghiera, perché “il grido della pace si levi alto, giunga al cuore di tutti e tutti depongano le armi e si lascino guidare dall’anelito di pace (Papa Francesco, Angelus, 1 settembre 2013) ...
Alla preghiera si unisce l’impegno a continuare a moltiplicare i gesti di accoglienza nelle nostre città  per i rifugiati che sempre più giungono in Italia e nell’Europa: gesti di cui le città della costa siciliana sono stati meravigliosi interpreti in questi mesi estivi insieme all’isola di Lampedusa .
Don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele, in una nota chiede un'adesione profonda alla giornata  "L''inerzia sarebbe segno di viltà e indifferenza. Ma l'uso delle armi, ce lo insegnano le tragedie recenti dell'Afghanistan, dell'Iraq, della Libia, non solo non risolve il male ma lo aggrava". "Quella del 7 settembre sarà una giornata importante. E spero che ci saremo tutti. Ciascuno a suo modo, con il suo credo e le sue convinzioni": è l'invito di Flavio Lotti, coordinatore della Tavola della pace alla quale aderiscono le principali associazioni pacifiste. L'Azione Cattolica Italiana, come tutte le Ac del mondo riunite nel Forum Internazionale di Azione Cattolica, condivide il grido della pace di cui Papa Francesco si è fatto interprete. "I ragazzi, i giovani e gli adulti di Azione Cattolica di tutta Italia, condividendo la troppo lunga sofferenza di tutta la popolazione siriana, in particolare di tanti bambini, parteciperanno alla giornata di digiuno e di preghiera per la pace in Siria, nel Medio Oriente e nel mondo". "La Caritas accoglie prontamente l'invito del Papa al digiuno e alla preghiera". Lo afferma il direttore della Caritas italiana, don Soddu. La Comunità di Sant'Egidio accoglie "con riconoscenza e totale sostegno" l'invito di papa Francesco: sabato in piazza San Pietro e negli oltre 70 paesi del mondo in cui è presente e opera, la Comunità - si legge in un comunicato - si riunirà per pregare.

«Mai più la guerra! Mai più la guerra!» è il titolo del comunicato dell'Agesci: «Come parte viva della Chiesa, invitiamo tutti i capi e le capo e i ragazzi delle nostre unità a vivere il 7 settembre prossimo una giornata di digiuno e di preghiera per la pace in Siria, in Medio Oriente, e nel mondo intero, così come ci esorta il Papa. Invitiamo chi potesse anche a essere presente il 7 settembre in Piazza San Pietro, dalle ore 19.00 alle ore 24.00, per invocare da Dio insieme al Papa il dono della pace.

 
Medici con l’Africa Cuamm fa proprio l’accorato appello di Papa Francesco perché “una catena di impegno per la pace unisca tutti gli uomini e le donne di buona volontà”. Da operatori sanitari, ogni giorno dedicati alla cura della vita e della salute, i volontari di Medici con l’Africa Cuamm in Italia e in Africa raccolgono lo speciale invito a partecipare, ciascuno nelle forme che riterrà sue proprie, a questa grande giornata di digiuno a favore della pace.
 
Le Misericordie d'Italia accolgono l'invito di Papa Francesco. Il presidente nazionale Roberto Trucchi hainviato una lettera alle oltre 800 Confraternite e sezioni di Misericordia presenti in Italia con 800 mila confratelli, lasciando a ciascuna Misericordia la scelta di "individuare le modalità più opportune per coinvolgere la Confraternita in questa giornata". "Facciamo nostre le preoccupazioni di Papa Francesco e la fiducia nella potenza dell'implorazione della Chiesa per la pace": inizia così la lettera inviata dal Superiore generale della Congregazione Don Orione ai Confratelli. "In tutti i nostri ambienti di scuole, opere di carità, parrocchie e seminari, facciamoci promotori di iniziative di preghiera e di digiuno, come voluto da Papa Francesco". L’Ordine Secolare dei Carmelitani Scalzi d’Italia risponde all’appello "aderendo con convinzione e intensa partecipazione alla giornata di digiuno e preghiera per la pace in Siria, in Medio Oriente e nel mondo".«Come Comunità Papa Giovanni XXIII aderiamo alla giornata di preghiera e digiuno per la pace in Siria e nel mondo indetta da Papa Francesco». Lo rende noto Giovanni Ramonda, responsabile generale dell’Associazione. «In unione con il Papa, secondo il suo invito, parteciperemo attivamente alle iniziative di preghiera indette dalle chiese particolari, nelle oltre 100 diocesi in cui siamo presenti in Italia e nel mondo». L’UGCI, Unione giuristi cattolici, "ringrazia Papa Francesco per le sue ferme parole contro la guerra e accoglie il suo invito a osservare la giornata di preghiera e di digiuno".L'Unitalsi accoglie l'invito di Papa Francesco: "Proprio il giorno 7 settembre - ha scritto il presidente nazionale Salvatore Pagliuca -  sarà riunito il Consiglio Direttivo dell'Unitalsi; in quella occasione ribadiremo con vigoroso impegno la necessità di costruire percorsi di pace e di integrazione".Don Mimmo Battaglia, presidente della Federazione italiana comunità terapeutiche, sottolinea: "Mai più la guerra. Non posso non far mio l’appello di Papa Francesco".La Rete No War, "impegnata da due anni e mezzo in iniziative di pace tese ad impedire la guerra, prima in Libia e poi in Siria, iniziative condotte spesso in assoluta solitudine e nel silenzio se non nell'ostilità di molti mass media e forze politiche, trova un grande conforto nelle parole dell'appello di pace del Papa". Per questo aderirà all'appello.Pax Christi Italia esprime piena e cordiale adesione alla forte richiesta di Papa Francesco e invita aderenti, simpatizzanti, punti pace, gruppi e singole persone “ad assumersi l’impegno della divulgazione dei contenuti del discorso”, oltre a incoraggiare la partecipazione e la promozione di iniziative di preghiera sabato 7 settembre.

Adesione piena anche per la Casa della Carità di Milano, che invita tutti i milanesi nell'auditorium della fondazione in via Brambilla per un momento di riflessione con ospiti, volontari e operatori della Casa.Il Centro Sportivo Italiano (Cs) ha deciso per il 7 settembre la sospensione di tutte le attività sportive ufficiali dell'associazione sportiva di ispirazione cristiana, in modo che i ragazzi possano aderire alle iniziative promosse dalla propria diocesi o in parrocchia. "Nella consapevolezza - scrive Massimo Achini - che la giornata del 7 settembre non possa che essere unica, ma che la pace si costruisca giorno per giorno, il Csi invita dunque tutte le società sportive a rinunciare ad un allenamento nella prossima settimana per convocare i ragazzi in palestra, in piscina o al campo sportivo e trasformarlo in un momento di riflessione, incontro e preghiera sul tema della Pace nel mondo".Il Centro Italiano Femminile (Cif), ha accolto l'invito di Papa Bergoglio. "Il Santo Padre ci ha ricordato - commenta la presidente nazionale del Cif, Maria Pia Campanile Savatteri - che spetta a tutti costruire la pace e che l'umanità ha bisogno di sentire parole di speranza e di pace e soprattutto di vedere gesti concreti di pace; noi come donne sentiamo in particolare di essere le custodi privilegiate del messaggio di pace perché schierate, da sempre, dalla parte della vita".​La Cisl aderisce all'appello; in una nota il segretario Bonanni esprime "forte preoccupazione" per il possibile intervento armato in Siria. Aderisce anche il Meic, Movimento ecclesiale di impegno culturale. La Cgil ha fatto sapere che sabato esporrà la bandiera della pace in tutte le sue sedi.Il presidente nazionale dell'Associazione medici cattolici italiani (Amci) prof. Filippo M. Boscia ha firmato un comunicato nel quale dichiara che "la chiamata di Papa Francesco ad una giornata di preghiera e digiuno per la Siria e per scongiurare venti di guerra nel mondo è unanimemente accolta dai Medici Cattolici Italiani con passione, fede, fiducia e speranza. I Medici Cattolici Italiani saranno accanto al Papa sempre unitariamente impegnati a promuovere azioni culturali e sociali per la Pace nel Mondo. La Federazione Nazionale Pensionati Cisl, in rappresentanza di tutte le pensionate e pensionati associati e simpatizzanti, aderisce alla giornata di digiuno e di preghiera. Il Teatro San Carlo di Napoli aderisce all'appello del Papa, con uno "speciale gesto di musica per la Pace" domenica alla ripresa dell'apertura della sua attività musicale.Sul podio Tito Ceccherini.​​

​Adesioni anche da Movimento per un mondo migliore, Associazione genitori scuole cattoliche (Agesc), Fondazione Giovanni Paolo II per la gioventù e la Comunità missionaria Giovanni Paolo II, il Sermig di Torino, nella cui sede si svolgerà alle 20.30 la veglia con l'arcivescovo Nosiglia, il Premio Capri-San Michele, Avsi e Oasis, Terres des hommes, il Cnca (coordinamento nazionale delle comunità di accoglienza), il movimenro di compagnia Opera di Nazaret, Slow Food, l'Ospedale Bambino Gesù.​​​​
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: