Lo stanzone disadorno invaso dalla musica, cappellini e giacche di lana perché sì, c'è freddo, ma a riscaldarsi qui basta poco: si balla e si ride in un Natale che non ha bisogno di luci alle pareti e pacchi dono, perché il regalo vero è un'altro. «Ci è nato un figlio!»: così dicono a più voci i "poveri" di Fratel Ettore, che hanno affidato a un video i loro auguri di Natale anche per il 2014. Come un anno fa, immagini efficaci in un montaggio spartano e un messaggio che tocca il cuore.
Lo spirito del frate camilliano morto dieci anni fa persevera nella sua Opera, a Milano e nelle case della comunità sparse in tutto il mondo. Il Natale, qui, lo hanno festeggiato continuando i lavoretti di manutenzione di ogni giorno, con pochi fronzoli e un versetto di Isaia: «Un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio». Come comunicarla al mondo là fuori, pieno di superfluo, questa scintillante verità? Qualcuno ha dato via alla musica, lenzuola e teli sorretti a mano come "sfondo" dell'immaginario palcoscenico, le braccia alzate in una danza sgorgata dal cuore.
(Nel 2013 è stato dato l'ok all'avvio dell'iter per la causa di beatificazione di fratel Ettore Boschini).