È terminato poco dopo le 18 il vertice Pdl di Arcore voluto da Silvio Berlusconi. "Il Popolo della Libertà è come sempre unito, compatto e deciso, a fianco del suo presidente Silvio Berlusconi, a cui è molto legato da indissolubili vincoli di affetto e di condivisione politica". Queste le dichiarazioni del segretario del Pdl, Angelino Alfano, al termine della riunione. Alfano ha sottolineato che una decadenza dalla carica di senatore è "impensabile". Quanto all'abolizione dell'Imu, "su prima casa e agricoltura non c'è più tempo per rinvii e dilazioni". I segnali al premier Letta sono forti e chiari. "Tutti insieme - ha spiegato Alfano - rivolgeremo alle massime istituzioni della Repubblica, al primo ministro Letta e ai partiti che compongono la maggioranza, parole chiare sia sulla questione democratica che deve essere affrontata per garantire il diritto alla piena rappresentanza politica e istituzionale dei milioni di elettori che hanno scelto Silvio Berlusconi (la cui decadenza dalla carica di senatore è impensabile e costituzionalmente inaccettabile), sia sul necessario rispetto degli impegni programmatici assunti dal Governo a partire dall'abolizione dell'Imu su prima casa e agricoltura. Non c'è più tempo per rinvii e dilazioni"."Non è pensabile che si possano eludere le leggi e non rispettare le sentenze. Ci auguriamo che il Pdl trovi la forza di scindere le questioni giudiziarie dall'azione che il governo sta portando avanti per il bene del Paese e degli italiani". Così Davide Zoggia, responsabile Organizzazione del Pd.A Villa San Martino il cavaliere ha riunito tutto lo stato maggiore del Pdl, ministri compresi, per confrontarsi sulla strategia in vista della riunione del 9 settembre della Giunta del Senato, chiamata a decidere sulla decadenza del Cavaliere dopo la condanna definitiva nel processo Mediaset. Presenti il vicepremier Angelino Alfano, il capogruppo al Senato Renato Schifani, il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, il presidente della Commissione Esteri della Camera Fabrizio Cicchitto, appoggio al governo, l'avvocato di Berlusconi Niccolò Ghedini, il capogruppo alla Camera Renato Brunetta e l'ex ministro Sandro Bondi, Altero Matteoli.