Ansa
Disco verde definitivo, oggi 20 gennaio, dell'Aula della Camera al decreto legge sul Super green pass (che ha introdotto, tra l'altro, l'obbligo di vaccino per gli over 50), già approvato dal Senato. I sì sono stati 279, i no 45. Una sola astensione.
E da oggi scatta l'obbligo di Green pass (ottenibile anche dai non vaccinati/guariti esibendo il tampone negativo) anche per andare dal parrucchiere, dall'estetista e in qualunque centro di servizi di cura alla persona, mentre è atteso in giornata il decreto del presidente del Consiglio dei ministri (Dpcm) con la lista delle attività primarie e degli esercizi dove non sarà richiesto il Green Pass.
L'elenco, ha spiegato il viceministro della Salute Sileri, "è quasi pronto. Tutto partirà dal 1° febbraio. Verrà non solo resa nota la lista, ma spiegata ulteriormente la bontà di quello che stiamo facendo per convincere le persone ancora indecise".
Si va quindi verso l'intesa sui negozi in cui si potrà accedere senza pass. Nel nuovo Dpcm ci sarà una una lista, non troppo lunga, di acquisti che si continueranno a essere "pass free": oltre ad alimentari e sanitari, ci sarebbero anche i negozi di ottica o l'acquisto di pellet o legna per il riscaldamento, così come i carburanti. Ancora in corso di valutazione edicole e tabaccai: si starebbe ipotizzando l'ok solo all'aperto, nei chioschi o ai distributori automatici nel caso delle sigarette.
Il Dpcm dovrebbe in generale distinguere tra attività commerciali all'aperto e al chiuso, e individuare quelle necessarie "per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona" solo nell'ambito delle attività al chiuso. Un approccio che troverebbe il favore anche del Mise perché coerente con le necessità di prevenzione (che si pongono al chiuso appunto), dopo che nei giorni scorsi aveva chiesto di allargare la lista di attività consentite rispetto all'iniziale perimetro individuato dal ministero della Funzione pubblica e da quello della Salute.
Acquisti nei mercati, dagli ambulanti, ma anche nelle edicole, dovrebbero quindi essere consentiti senza green pass. Lo stesso vale ad esempio per i benzinai. In più, sempre su proposta del Mise, ci potrebbero essere clausole che tutelino le situazioni di emergenza e urgenza nelle realtà dove è più complicato effettuare un tampone in tempi rapidi, come ad esempio nei piccoli comuni di montagna.
Oltre agli acquisti di alimentari, resteranno pass free anche farmacie e parafarmacie mentre tra le questioni ancora aperte ci sarebbe anche quella dei centri commerciali dove potrebbe essere consentito andare senza green pass al supermercato ma non negli altri negozi.