«Le sagome di legno sono state realizzate da un amico falegname – spiega Clelia –. I ragazzi hanno fatto il resto. E sembra non vogliano fermarsi: ogni giorno aggiungono un particolare, una nuova figura».Inoltre, ieri sera, i richiedenti asilo hanno organizzato un corteo natalizio dal campo di Bione fino al centro di Lecco per portare il proprio messaggio di gratitudine. «Un segno di apertura alla città: vogliamo evitare che si creino ghetti – commenta il presidente di Fondazione Progetto Arca, Alberto Sinigallia –. Per questo siamo andati in consiglio Comunale dove abbiamo portato una pala e un sacco di sale: simbolo della disponibilità dei profughi a dare una mano alla città in vista delle prossime nevicate». Per concludere la serata, volontari, profughi e istituzioni (sindaco, prefetto e viceprefetto) si sono riuniti per una serata di festa, al suono della banda musicale e con un risotto offerto dall’oratorio di Lecco.
A Lecco profughi musulmani costruiscono una Natività per dire grazie a chi li ha accolti.
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