venerdì 29 marzo 2013
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«Il Paese è stremato. C’è bisogno di risposte urgenti, vorrei dire immediate». Sono parole chiare e ben precise quelle utilizzate ieri sera dall’arcivescovo di Genova cardinale Bagnasco a margine della Messa in Coena Domini celebrata nella cattedrale di San Lorenzo. Parole che ribadiscono tutta la preoccupazione e la sollecitudine del presidente della Cei e dei vescovi italiani per la delicata situazione del Paese: «I problemi sono sempre più gravi – ha aggiunto Bagnasco –, c’è bisogno di risposte concrete», risposte che devono venire «innanzitutto da parte del mondo politico, ma non soltanto. Devono venire da tutti i responsabili, a tutti i livelli, nei vari settori. Perché non è questione di un settore che possa salvare tutto quanto, ma si salvano tutti quanti insieme». Proprio mentre il Paese affronta ostacoli che stenta a superare arriva però quella che per il cardinale Bagnasco «deve essere una Pasqua di speranza e fiducia. Se venisse a mancare le speranza non sarebbe possibile affrontare in modo efficace nessun problema».L’arcivescovo di Genova ha infine espresso «l’augurio mio personale» che «la gente ritrovi in se stessa la forza e la fiducia per guardare al domani, con più ottimismo. Ma insieme: perché nessuno si salva da solo». Durante la Messa Bagnasco ha detto che «amare è volere il vero bene dell’altro, e per questo essere disposti a sacrificare noi stessi».
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